Mentre l'Italia spogliava le schede elettorali, io mi perdevo negli ultimi capitoli dei Guardiani della Notte e nessuno mi leva dalla testa la convinzione che, tra tutti, ho vinto io!
E' complicato riassumere in pochissime parole questo libro perchè ridurre la questione all'eterna lotta tra il Bene e il Male sarebbe drammaticamente errato. Nell'opera di Luk'janenko c'è molto molto di più.
La storia è ambientata a Mosca ai giorni nostri; qui vivono gli Altri, creature dotate di poteri magici che si dividono in due schieramenti opposti: forze della Luce e Forze delle Tenebre. Si aggirano tra gli umani, entrando e uscendo dal Crepuscolo (sorta di limbo immateriale in cui si accede attraverso le ombre) cercando di avvicinare i potenziali Altri verso l'una o l'altra fazione senza poter interferire smaccatamente sulle scelte delle creature. Perchè?
Perchè tra le due fazioni vige un accordo di equilibrio basato sul reciproco riconoscimento: per ogni azione sbilanciata verso le tenebre, la luce è autorizzata a compiere un'azione contrapposta e per ogni azione sbilancita nel verso della luce, c'è il diritto per le tenebre di rivendicarne una malvagia.
Un assunto che pare del tutto logico e razionale, che pare ispirato alla logica più ferrea e alla giustizia massima, ma che mostra la sua fragilità quando sfocia nell'immbilismo, nell'impotenza. Quando il Bene, la Luce, non può forzare la mano e punire le Tenebre con atti di forza, quando scende a patti col male, di che sorta di bene si sta parlando? Quando un vampiro malvagio ma in possesso dell'autorizzazione a "esercitare", può attaccare un umano senza che un guardiano della notte possa punirlo poichè le tenebre sarebbero autorizzate a rivendicare una malvagità di pari livello, con che tipo di Bene si ha a che fare? Insomma, in termini molto attuali,
scegliere il male minore equivale davvero a fare la cosa migliore?
E' questo il succo di tutto il libro poichè è attorno a questo interrogativo che si svolgono le tre storie, apparentemente slegate, che hanno come protagonista Anton, un Guardiano della Notte (ovvero un vigilante della Luce che tiene sotto controllo le forze delle Tenebre) dai medi poteri magici, che scopre, poco a poco, quanto pesante sia il compromesso di equilibrio per chi crede nella Luce nel suo assunto più "puro". Anton scoprirà a sue spese, e il suo animo ne uscirà dilaniato, quanto il Bene a volte ricorra alle stesse medesime armi del male per giungere al trionfo: menzogne, a raggiri, a mezze verità. Anche il Bene usa e dispone della vita dei suoi membri, anche il bene mente ai suoi fedelissimi. Il fine è sempre nobile, l'obiettivo è universale, ma all'atto pratico i mezzi con cui giungervi non sono affatto quelli che ci si aspetterebbe da chi lotta per il trionfo della Luce.
Perchè questo libro è tanto avvincente? Perchè è dotato di un ritmo eccellente, perchè è un melting pot di generi diversi, perchè offre spunti introspettivi e riflessivi diversi dal solito.
Si potrebbe obiettare che la lotta tra il bene e il male non sia un tema tanto innovativo e su questo siamo d'accordo. Ma non mi era mai capitato di leggerne in questi termini così concreti.
Bene e Male in questo libro hanno dei volti, hanno delle storie, si affrontano in scontri tra Guardiani. Vivono davvero di carne e sangue e non solo di speculazioni astratte. Il Bene e il Male sono in mezzo agli uomini, non c'è filosofia o religione che sublimi il tutto in speculazioni lontane dalla vita concreta.
Luk'janenko ha optato per uno stile in prima persona, dal punto di vista di Anton, che si rivela assolutamente vincente perchè è la chiave con cui riesce a trasmettere con trasporto assoluto, tutte le emozioni e le lotte interiori del protagonista alle prese con la presa di coscienza definitiva.
E' la prima volta che leggo il flusso di coscienza senza annoiarmi ma, all'opposto, sprofondando sempre di più nella psiche del protagonista. Parlare di approfondimento psicologico dei personaggi nel caso di Luk'janenko è riduttivo perchè, a mio parere, siamo oltre. Tramite Anton, le riflessioni personali sul bene e il male, su quale sia il senso del compromesso e quale il suo lecito confine, diventano le riflessioni del genere umano. E' la mente di Anton a porsi i dubbi, ma è il cuore di ognuno di noi che sta ragionando con lui durante la lettura. E il tema è fortissimo.
Il finale del libro è un turbinio di colpi di scena, di flussi di conscienza, di dubbi ed epifanie che lasciano davvero il segno nel lettore. Quando Anton, un Guardiano della Notte e servitore fedele della Luce comprende dopo uno straziante processo interiore, che nè il bene nè il male possono influenzare il destino che è tutto nel libero arbitrio, è già troppo tardi. Il Bene ha giocato l'ultima mossa, anche col destino.
Anton è usato di nuovo e messo alla prova nel modo più duro per il bene dell'umanità o forse, semplicemente, per l'ennesimo falimento del Bene che tenta di pilotare i destini degli uomini. Ma Anton almeno è libero di amare una donna, per sempre.
Uniche note dolenti del libro: il linguaggio e la motivazione finale del Capo. Credo che sia un problema di traduzione ma a volte il lessico è molto colloquiale e poco in armonia con gli altri passi del libro. C'è da dire che però questo contribuisce ad alimentare una vena di sottilissima ironia lungo tutta la lettura. Quanto al secondo dubbio... dovrete leggere perchè se ne parlassi qui spoilerei un pò troppo ^^
A questo punto sono davvero molto curiosa di leggere il punto di vista delle Tenebre nel secondo volumozzo che si intitola I Guardiani del Giorno. A seguire: I Guardiani del Crepuscolo e Gli Ultimi Guardiani.
E' complicato riassumere in pochissime parole questo libro perchè ridurre la questione all'eterna lotta tra il Bene e il Male sarebbe drammaticamente errato. Nell'opera di Luk'janenko c'è molto molto di più.
La storia è ambientata a Mosca ai giorni nostri; qui vivono gli Altri, creature dotate di poteri magici che si dividono in due schieramenti opposti: forze della Luce e Forze delle Tenebre. Si aggirano tra gli umani, entrando e uscendo dal Crepuscolo (sorta di limbo immateriale in cui si accede attraverso le ombre) cercando di avvicinare i potenziali Altri verso l'una o l'altra fazione senza poter interferire smaccatamente sulle scelte delle creature. Perchè?
Perchè tra le due fazioni vige un accordo di equilibrio basato sul reciproco riconoscimento: per ogni azione sbilanciata verso le tenebre, la luce è autorizzata a compiere un'azione contrapposta e per ogni azione sbilancita nel verso della luce, c'è il diritto per le tenebre di rivendicarne una malvagia.
Un assunto che pare del tutto logico e razionale, che pare ispirato alla logica più ferrea e alla giustizia massima, ma che mostra la sua fragilità quando sfocia nell'immbilismo, nell'impotenza. Quando il Bene, la Luce, non può forzare la mano e punire le Tenebre con atti di forza, quando scende a patti col male, di che sorta di bene si sta parlando? Quando un vampiro malvagio ma in possesso dell'autorizzazione a "esercitare", può attaccare un umano senza che un guardiano della notte possa punirlo poichè le tenebre sarebbero autorizzate a rivendicare una malvagità di pari livello, con che tipo di Bene si ha a che fare? Insomma, in termini molto attuali,
scegliere il male minore equivale davvero a fare la cosa migliore?
E' questo il succo di tutto il libro poichè è attorno a questo interrogativo che si svolgono le tre storie, apparentemente slegate, che hanno come protagonista Anton, un Guardiano della Notte (ovvero un vigilante della Luce che tiene sotto controllo le forze delle Tenebre) dai medi poteri magici, che scopre, poco a poco, quanto pesante sia il compromesso di equilibrio per chi crede nella Luce nel suo assunto più "puro". Anton scoprirà a sue spese, e il suo animo ne uscirà dilaniato, quanto il Bene a volte ricorra alle stesse medesime armi del male per giungere al trionfo: menzogne, a raggiri, a mezze verità. Anche il Bene usa e dispone della vita dei suoi membri, anche il bene mente ai suoi fedelissimi. Il fine è sempre nobile, l'obiettivo è universale, ma all'atto pratico i mezzi con cui giungervi non sono affatto quelli che ci si aspetterebbe da chi lotta per il trionfo della Luce.
Perchè questo libro è tanto avvincente? Perchè è dotato di un ritmo eccellente, perchè è un melting pot di generi diversi, perchè offre spunti introspettivi e riflessivi diversi dal solito.
Si potrebbe obiettare che la lotta tra il bene e il male non sia un tema tanto innovativo e su questo siamo d'accordo. Ma non mi era mai capitato di leggerne in questi termini così concreti.
Bene e Male in questo libro hanno dei volti, hanno delle storie, si affrontano in scontri tra Guardiani. Vivono davvero di carne e sangue e non solo di speculazioni astratte. Il Bene e il Male sono in mezzo agli uomini, non c'è filosofia o religione che sublimi il tutto in speculazioni lontane dalla vita concreta.
Luk'janenko ha optato per uno stile in prima persona, dal punto di vista di Anton, che si rivela assolutamente vincente perchè è la chiave con cui riesce a trasmettere con trasporto assoluto, tutte le emozioni e le lotte interiori del protagonista alle prese con la presa di coscienza definitiva.
E' la prima volta che leggo il flusso di coscienza senza annoiarmi ma, all'opposto, sprofondando sempre di più nella psiche del protagonista. Parlare di approfondimento psicologico dei personaggi nel caso di Luk'janenko è riduttivo perchè, a mio parere, siamo oltre. Tramite Anton, le riflessioni personali sul bene e il male, su quale sia il senso del compromesso e quale il suo lecito confine, diventano le riflessioni del genere umano. E' la mente di Anton a porsi i dubbi, ma è il cuore di ognuno di noi che sta ragionando con lui durante la lettura. E il tema è fortissimo.
Il finale del libro è un turbinio di colpi di scena, di flussi di conscienza, di dubbi ed epifanie che lasciano davvero il segno nel lettore. Quando Anton, un Guardiano della Notte e servitore fedele della Luce comprende dopo uno straziante processo interiore, che nè il bene nè il male possono influenzare il destino che è tutto nel libero arbitrio, è già troppo tardi. Il Bene ha giocato l'ultima mossa, anche col destino.
Anton è usato di nuovo e messo alla prova nel modo più duro per il bene dell'umanità o forse, semplicemente, per l'ennesimo falimento del Bene che tenta di pilotare i destini degli uomini. Ma Anton almeno è libero di amare una donna, per sempre.
Uniche note dolenti del libro: il linguaggio e la motivazione finale del Capo. Credo che sia un problema di traduzione ma a volte il lessico è molto colloquiale e poco in armonia con gli altri passi del libro. C'è da dire che però questo contribuisce ad alimentare una vena di sottilissima ironia lungo tutta la lettura. Quanto al secondo dubbio... dovrete leggere perchè se ne parlassi qui spoilerei un pò troppo ^^
A questo punto sono davvero molto curiosa di leggere il punto di vista delle Tenebre nel secondo volumozzo che si intitola I Guardiani del Giorno. A seguire: I Guardiani del Crepuscolo e Gli Ultimi Guardiani.
19 commenti:
Mi hai definitivamente convinto! Lo comprerò, leggerò e recensirò! :-)
MMM... prima o poi lo comprerò... comunque te leggi tanti libri quanto io leggo fumetti XD cioè 'na caterba :P
X-Bye
Io l'ho già preso ma ahimè è in coda, cmq è sempre un piacere trovare libri in cui la classica lotta tra il bene e il male viene analizzata e sviluppata non in termini assoluti, cen e sono poche di storie così.
Ottima recensione!
Per il secondo dubbio... beh, leggi "I guardiani del giorno" e poi ne riparliamo, ok? ;)
Cavolo, adesso sì che voglio leggerlo! Una nuova trilogia ;_; Mi dicevi che si trovano in edizione economica, vero?**
Mi sa che mi hai convinta!
@tutti: oddio, così mi mettete un sacco di responsabilità addosso!!!
@gabriele: e tu mi metti trooooooooppa curiosità! Tocca che vada alla feltrinelli questo fine settimana!
L'ho fatto! L'ho comprato questa mattina °__° Sono sicuro che diventerà una droga e che in settimana sarò costretto a reperire anche il seguito.
Ps: Gli altri romanzi sono usciti in edizione oscar bestseller?
@lucacp: ahahah! te l'ho beccato su anobii! Benem bene, voglio sapere che ne pensi al più presto!
Dunque, a me risulta che i primi due, ovvero i Guardiani della notte e del giorno, siano usciti anche in versione economica per gli Oscar mondadori. Gli altri due non ancora: 17.00 euro cadauno. :(
Ah, ma quindi non è una trilogia *__*! Tocca vedere nel sito della Mondadori quando escono in versione economica anche gli ultimi due!
@lucacp: la vedo dura... I guardiani del crepuscolo sono del 2007, mentre Gli Ultimi Guardiani sono del 2008.
Ci vorrà ancora un pò prima che escano in economica e io già so che non resisterò :P
Siamo in due... ci tocca sborsare 17 iuros! T_T
prima o poi lo compro... mi hai fatto venire voglia di leggerlo :) chiaramente poi mi rimborsi per tutti i libri che mi stai facendo venire voglia di comprare :P
@lucacp: io ne ho sborsati 25 stasera per I Guardiani del Giorno e per La Ragazza Drago. Mi sto svenando!!!
@viola: ahahahah! Ho un'idea migliore: almeno dagli autori italiani ci facciamo rimborsare da loro, che ne dici? ^___-
Ah, anche io ho comprato la "ragazza drago", anche se ho una strana sensazione a riguardo. Speriamo che mi sbaglio! Poi dimmi se i "Guardiani del Giorno" meritano eh XD
@lucacp: chissà se è la stessa sensazione che ho avuto io... ne riparleremo ^^'
Sensazioni.... ?
Così fate incuriosire me!
Ieri ho visto il film dei Guardiani della Notte.
Assolutamente geniale!
Un po' più horror del libro, c'è più spargimento di sangue...
Però ha ricreato bene le ambientazioni e i personaggi! Finalmente si capisce come si pronunciano certi nomi... ^_^
Un po' semplificato verso la fine, ma confido in un sequel...
Visto che ti piacciono i libri il film te lo consiglio proprio!!
Ciao!!
@stella: Comincio a non capirci più nulla su questo film!!! C'è chi dice che fa schifo, chi dice che merita di essere visto, chi che è riduttivo rispetto al libro e chi che è una buona rappresentazione.
Aiuto!
Ok, non resta che guardarlo, a questo punto!
Grazie della dritta ^^
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