
Ieri sera sono andata al cinema a vedere twilight insieme a Rob. Sapevo più o meno cosa aspettarmi perchè l'avevo letto su fidati blog amici, e avevo messo in guardia anche Rob. Solo che non è bastato e mi ha giurato vendetta: mi trascinerà in malo modo a vedere il primo film idiota che uscirà al cinema, legandomi e impedendomi di chiudere gli occhi!
Insomma, il film è terribilmente banale e scontato. Focalizzato solo sul bel candido faccino di Edward e sulle sue carnose labbrone, perde completamente la bussola appresso ai balzi da scimmia di Ed e alle battute assurde dei due innamorati. Mi sono rianimata solo quando i vampiri se le sono date di santa ragione con tanto di rogo finale ma si è trattato di fugaci attimi in due ore di proiezione.
Il film riesce a svilire quel pò di buono che nel libro della Mayer c'era. Se nel libro il punto di vista di Bella, il rapporto stretto con i suoi pensieri, con la sua autoironia e con l'assoluta atipicità e follia irrazionale dell'amore per Edward, riesce a trasmettere qualcosa al lettore, il film distrugge tutto. E i personagggi diventano macchiette, i dialoghi diventano battute comiche e i momenti più emozionanti, diventano episodi da ridere. Uno su tutti. Sul finire del film, quando al ballo Bella, ingessata, chiede a Ed di trasformarla in vampiro, Rob scoppia a ridere e mi sussurra: "sarebbe la prima vampira al mondo a restare col gesso per tutta l'eternità!!" Mio malgrado, mi sono messa a ridere anche io perchè tanto più di quello, non si poteva fare. Unica nota positiva: Twlight-film è in buona compagnia perchè di film peggiorativi dei libri fantasy, ne abbiamo visti parecchi, utlimamente. Indimenticabili, a tal proposito, le pellicole di Eragon e della Bussola D'oro (tanto per dirne due).
Questo per quanto riguarda il film. E il libro, allora? Davvero è meglio del film? Si, lo è, chiaramente per colpa del film non per meriti enormi del libro. Eppure... eppure adesso vi dirò perchè a me Twilight-libro piacque e perchè mi lasciò una bella sensazione addosso.
Precisazione doverosa: questo commento è di parte, ok? La razionalità e l'oggettività in questo momento sono a riposo.
Twilight è un romanzo d'amore a sfondo fantastico tra un vampiro e una sedicenne. Isabella Swann si è trasferita da poco a Fork, sperduta cittadina americana perennemente allagata dalla pioggia, per stare col padre. A scuola Bella attira subito l'attenzione di ragazzi e ragazze intressati alla nuova venuta ma è l'attenzione di Bella ad essere immediatamente e irresistibilmente attratta da un quartetto di strani e affascinati ragazzi/e, taciturni e solitari. Sono i Cullen, tra cui spicca, per Bella, il meraviglioso (non esagero io a dire sempre che è bello, e la Meyer che lo ripete in modo OSSESSIVO) Edward. Tra i due nasce qualcosa, una di quelle alchimie che sono difficili da spiegare e che non hanno assolutamente nulla di razionale. Edward prova a sfuggire, eppure poi si ripresenta a Bella, lei stessa spesso lo tratta in modo scostante, ma poi non può fare altro che tornare da lui. Non la vedo come una contraddizione, quanto piuttosto come il tentativo di entrambe di rimanere al comando dei propri sentimenti per non perdere la bussola. Tentativi destinati a fallire perchè Edward e Bella sono come poli opposti di calamite destinate ad attrarsi. Anche quando Bella capisce che creatura sovrannaturale Edward sia. Accetta la sua identità di vampiro affidandosi completamente al sentimento che lei nutre per lui.
Follia? Oh, certo. Ma da quando in qua l'amore va a braccetto con la sanità mentale? Parlo di quel sentimento totalizzante che stempera tutto, paure e timori, nell'euforia di un abbraccio, di un bacio sfiorato.
Ed Edward come fa a sottrarsi a colei che rappresenta un' unicità assoluta in secoli di umana indifferenza? Ovvio che non può. Non può resistere a Bella e si innamora di colei che, sola, le cela i pensieri più profondi. Cosa accade quando Bella è in pericolo mortale, braccata da un segugio, la peggiore tipologia di vampiri succhiasangue? Edward e la sua famiglia, che hanno rinunciato da anni al sangue umano, faranno di tutto per salvarla dalla morte. Anche a costo di restituirla alla vita quando, forse, l'unico egoistico modo per Edward di essere felice con la ragazza, sarebbe stato donarle morte.
In Twilight il vero protagonista è l'amore, il sentimento, la scintilla che accende Edward e Bella. I vampiri c'entrano poco (anche perchè i vampiri della Mayer sono un pò come i Drow della Troisi nei dannati di Malva, solo un nome e nulla più) come c'entra poco l'elemento fantastico che è un pretesto, quel condimento che aggiunge eccitazione e fascino, ma il fulcro della storia è un altro. La Mayer è molto brava a gestire in 400 pagine, tutte scritte in prima persona dal punto di vista di Bella, la storia tra i due. Scrive in modo fluido e diretto, fa emozionare a tratti fa ridere e sorridere. E poi fa sognare.
Un libro per ragazzine? Bhè, se pensate che il sogno e i sentimenti siano solo roba da ragazzine ormonalmente instabili, bhè, allora forse la risposta è si.
Se, invece, pensate che non ci sia un tempo nè un'età per lasciarsi coinvolgere dalle vicende di una difficile e inusuale storia d'amore, la risposta è no.
Leggere Twilight con il cuore critico e distaccato dell'esperto di fantasy/fantastico, non vi farà godere per nulla la lettura che, agile e snella, indaga, scruta e sprofonda nell'unicità della folle storia di Edward e Isabella più che su sangue e canini. Certo di limiti il libro ne ha e pure tanti, in primis aver avuto dei seguiti penosi, ma Twilight non ha pretese di essere il libro del secolo, è inutile e sostanzialmente una perdita di tempo, accanirsi nel dimostrare che è una storia semplice e non particolarmente originale. Lo è. Per fortuna.