martedì 17 febbraio 2009

Vampiri e dintorni


Oggi sul Corriere della Sera ho trovato questo articolo che fa un pò il punto sul successo dei vampiri-non vampiri che affollano le librerie e riempiono i cinema in questo periodo.
E lo fa a 360° dando interpretazioni psicologiche, sociologiche e pure un pò politiche, della figura del vampiro dalla tradizione a oggi. Il pezzo mi ha fatto fare qualche riflessione sparsa che vi propino ^^

L'articolo, stringendo, dice un pò quello che ha detto anche Mr King quando parlava di Twilight e della sua versione soft di sessualità e passionalità.
Vengono riportate dichiarazioni psico-sociologiche a sostegno/chiarimento della tesi per cui Edward
e compagnia non rappresentino altro che l'amore pre-adolescenziale come afferma lo psichiatra Vittorino Andreoli quando dice:
"Finito il freudismo, abbiamo vampiri con dentini da latte, giusti per questa generazione di ragazzi senza una forte identità di genere: giovani maschi ben vestiti, pettinati, che provano un richiamo sessuale molto debole. E che hanno una sublimazione molto più eterea, come nell'Edward di Twilight ".
Impossibile dargli torto. Ci siamo trovati molte volte a rilevare che i vampiri della Mayer saranno anche capaci di provare forti sentimenti, ma la carnalità del sangue per come la si è sempre intesa nella letteratura fantastica-horror, è ben altra cosa. I vampiri di oggi non succhiano più il sangue dal collo delle vittime, non si sporcano le mani della loro linfa vitale.
Saranno anche più educati, più romanticoni, ma hanno perso inevitabilmente il fascino magnetico, un misto di terrore e desiderio, che proviene dalle loro figure. I vampiri, nella tradizione, erano creature stupende e lo erano per un motivo ben preciso, non solo per un vezzo lettarario: erano come piante carnivore, meravigliose a vedersi ma assolutamente letali per il malcapitato che si lasciava attirare da tanta bellezza. Incarnato diafano, tratti seducenti, gesti avvolgenti, tutto serviva ad attrarre la preda per poterne poi banchettare.
Ma adesso, a cosa serve la bellezza dei vampiri? A lasciare a bocca aperta le adolescenti.
Credo che
Dracula, se non fosse stato già decapitato, trafitto al cuore e bruciato, si sarebbe davvero rivoltato nella tomba...

Secondo Gianfranco Manfredi:
"il non-morto ripropone il quesito su dove sta il confine tra la vita e la morte. È una domanda estremamente attuale. Tutti, adolescenti e adulti, si interrogano su questi confini. Certo, così entrano in gioco temi che riguardano il soprannaturale (c'è una vita dopo la morte, ecc.) che da sempre la Chiesa, quella cattolica in particolare, considera suo monopolio. E infatti gli ambienti ecclesiastici non guardano di buon occhio le feste di Halloween, Harry Potter, il gothic e ora i vampiri». Ma la letteratura fantastica e l'horror piacciono molto agli adolescenti. «E oggi gli adolescenti sono una parte importante del mercato editoriale»
Eggià vita e morte, creature sospese tra l'una e l'altra, incapaci di morire ma legati, per vivere, a ciò che nutre i nostri corpi.
Significati intrecciati, metafore nelle metafore, che danno uno
spessore unico e irripetibile ai vampiri. Chiesa o non Chiesa, editori o non editori (non mia ddentro nel tema, eh, tanto già sapete come la penso).
Solo che i vampiri di oggi difficilmente bevono sangue e, se lo fanno, sono politicamente, ed
eticamente, corretti. Si pongono scrupoli (esseri umani no, animali si) ma, a scanso di ire animaliste, si buttano spesso su improbabili surrogati sintetici.
Mi viene da pensare che nella progressiva mania che sta colpendo la nostra epoca, di eliminare tutto ciò che non sia socialmente accettato anche quello che è caratterizzante la diversità verso un appiattimento abbastanza inquietante, anche i vampiri debbano smettere di fare il loro onesto lavoro se vogliono stuoli di fan. Non importa che il vampiro è quello che è per ciò che fa, l'importante è tenere il simbolo, svuotarlo del suo significato, e plasmarlo a uso e consumo dei gusti correnti.
Ma io dico: se i vampiri sono troppo orrorosi, perchè non leggere e innamorarsi di qualcos'altro?
Perchè ostinarsi a snaturare le cose quando ci sono mille alternative?

D'altra parte, sottoscrivo anche l'opinione che dal Times, ha scritto Leslie S. Klinger:
«Il
vampiro contemporaneo rappresenta l'outsider sensibile, solitario che vive in disparte dalla società cosiddetta normale» . È l'ultima incarnazione di una figura cara alla cultura giovanile, il bad boy o la bad girl: «il bastardo bello e tormentato, che affascina eppure fa paura». Insomma, l'Edward di Twilight come un nuovo James Dean. Sì, però — è sempre Klinger che lo scrive — questa nuova Vampire Lit «non dà i brividi, quelli che il vecchio Dracula continua ancora oggi a regalare».
Oddio, Edward come James Dean. Brr. Però la realtà è davvero questa. Ogni epoca ha il suo idolo bello e dannato, ogni generazione hai suoi capelloni e le sue zampe di elefante. Soprattutto, ogni età ha un eccesso da affrontare e da superare.
Prima erano alcool e droga, non a caso tutti i belli e dannati erano alcolizzati e assuefatti alle
droghe, ma poi tali mostri sono stati metabolizzati e superati. Oggi è il turno della morte di cui tanto si parla in questi giorni.
Se è vero che i vampiri sono sempre stati vissuti con paura, con timore, associati persino alla dannazione eterna, oggi li si usa per esorcizzare la paura della morte facendola passare attraverso la pelle di svarowsky di Edward. Il vampiro, paradossalmente, non serve più a rabbrividire di paura ma a familiarizzare con l'idea più difficile in assoluto: la morte.

Fuori di filosofia, resto dell'idea, come Klinger, che il vecchio Dracula continui a donare brividi di gran lunga più desiderabili ma sono brividi particolari, legati a un sentire forse più maturo, più consapevole, più rispettoso della diversità (sei vampiro ok, "accetto la tua natura e mi fai paura", non "accetto la tua natura e so che mi amerai...") e meno adolescenziale.

20 commenti:

CMT ha detto...

Hush... don't speak... -___-
Mi sta anche bene il vampiro che trova il modo di integrarsi nella società, ma che sia l'eccezione e non la regola.
Se non altro, almeno i vampiri della Hamilton succhiano sangue (spesso di volontari, ma va detto che questa è una cosa comunque relativa) e non si comportano da adolescenti frustrati, pur non essendo proprio il massimo del vampiro letterario.

Bruno ha detto...

Kome sono karini questi vampiriiii!!!

Speriamo che passi la nottata.

Sean MacMalcom ha detto...

Ommamma... devo ammettere che ho trovato molto qualunquismo nell'articolo del Corriere, come in genere in qualsiasi articolo di giornale in tematiche anche più importanti di questa.
Si fa di tutta l'erba un fascio, ci si esprime spesso senza reali basi e facendo più o meno (meno che più) approfondite ricerche attraverso internet.
Un esempio... il citato "Jack Yeovil", altrimenti noto come... KIM NEWMAN. Come fa l'autore dell'articolo a paragonare i vampiri dell'autore di "Anno Dracula" a vampiri con i denti da latte?

Per il resto, sinceramente non so esprimermi prendendo una posizione a favore o in contrasto alle teorie sopra espresse.
In generale credo che questa, ammesso che sia effettivamente tale, nei termini sopra indicati, più che da ritenersi quale un'evoluzione della figura del vampiro sia da considerarsi quale una moda passeggera. In fondo in questi anni stiamo avendo "versioni giovanili" di ogni cosa... da Superman a Merlino, passando per agenti segreti e quant'altro. Perché non anche i vampiri, quindi?

Mirtillangela ha detto...

@cmt: lo so, encomiabile lo sforzo della Hamilton ma per come la vedo io è comunque una "riduzione", un "appiattimento" della ferinità di queste creature. Insomma, in letteratura preferisco l'approccio più cinico dei vampiri della Rice (ma della Hamilton sono digiuna, lo ammetto, non vado molto d'accordo con la modalità seriale dei racconti stile Hamilton. Preferisco saghe, non episodi ^^')

@bruno: chi io??? :P

Mirtillangela ha detto...

@sean: ebbè è pur sempre un articolo generaliasta per un pubblico altrettanto generalista.
In realtà c'è poco da essere in accordo o disaccordo, quello che tu constati è la realtà, quindi..
Solo che per una volta, al di là delle mode, al di là dei motivi dell'editoria, mi sono divertita a pensare come cambi la percezione della diversità vampirica in questi anni fatti di riduzione della complessità, di appiattimento dell'orroroso a vantaggio del rassicurante a tutti i costi.
Di certo rendere il prodotto "somministrabile" agli adolescenti, ha portato inevitabilmente a questo risultato, ma i ragazzi erano ragazzi anche 15 anni fa, quando però certi prodotti "omogeneizzati" non c'erano. Semplicemente l'horror non era problema per ragazzi che si davano ad altri generi in attesa di crescere.

Oggi è tutto cambiato, i ragazzi sono affascinati dal pericolo e dal mistero ma allo stesso tempo sono bisognosi di rassicurazioni. Altrimenti tutto questo successo di simil-vampiri, poco pericolosi e molto romantici, non si spiegherebbe. Insomma, nel 68 mica lo so se le fanciulle avrebbero sbavato appresso a Ed...


Ok, ok, psicologia spiccia...

Bruno ha detto...

@ Mirtillangela: no, no! :) intendevo dire: speriamo che passi questa moda.

Generalizzazioni: comprensibili, però ci sono autori che parlano (tra l'altro) di vampiri in tutt'altra maniera. Vedasi Luk'janenko, che per me è uno scrittore più che decente.

Valberici ha detto...

Mala tempora currunt :(

Comunque, al di la della diversa tipologia vampiresca, c'è da dire che Stoker è un grande scrittore, invece la MEyer....beh, meglio non far paragoni ;)

Sean MacMalcom ha detto...

@Mirti: in merito alla tua conclusione mi viene in mente la frase che dice Jean Grey a Logan in X2: "Girls flirt with the dangerous guy, Logan. They don't take him home. They marry the good guy." (grazie Wikiquote!).
Ed della Mayer rappresenta forse un compromesso spicciolo fra il good guy ed il dangerous guy? Un tentativo di salvare capra e cavoli per rendere tutti "felici e contenti"?

Anonimo ha detto...

Che articolo del c@##o, passami il termine ;)

Vediamo di andare con ordine...
Comincia parlando dei "vampiri da latte". Comprensibile il richiamo alla Meyer con i vampiri che bevono animali, meno quello a Tru Blood (dove il liquido nipponico è solo il pretesto per rendere NOTI a tutti i vampiri. E la maggior parte di questi non vogliono il Tru Blood, vogliono sangue vero. E sono bastardi).

Cita Freud per il sesso dei vempiri, cita la Meyer (sa che alla fine lo fanno? Con la scena umoristica del dopo-prima notte?) e LASCIAMI ENTRARE. Ora, che diavolo di sesso voleva tra due bambini??? Voleva che Eli e Oskar si incaprettassero? Ma l'ha letto il libro??

I vampiri dotati di anima.
Ci mette Lestat, ma perchè non spiega tutto ciò che c'è dietro al personaggio? I tormenti del vampiro con l'anima?
Ci mette Newman, come se i suoi vampiri fossero buoni (non cita i vampiri di Dracula, strano).
Non ci mette il tormento di Angelus in Buffy, nè quello di Spike.

I teenager non morti.
Passi il richiamo a Buffy, dove spesso compaiono giovani vampiri (anche se liquidare Angel o Spike con un "il suo fidanzato vampiro" fa capire che hanno letto giusto i riassuntini), ma Tru Blood... Bill ora è un vampiro teenager? O lo è Eric? O il sire?


Le uniche cose che mi vanno bene dell'articolo sono quelle che rigurdano Twilight (che si, è all'acqua di rose e per ragazzine, mostrandogli il loro "james dean" vampirizzato) e il fatto che una fetta sempre maggiore di editoria si "semplificherà" per andare incontro al pubblico di ragazzi (come ha fatto notare Sean ormai viene fuori la versione "light" di tutto: Smallville per l'universo DC, Merlin per il ciclo arturiano... ora tocca ai vampiri, magari poi verrà fuori qualcosa con zombies o licantropi).

Ma fare di tutta l'erba un fascio, buttando la Rice con la Meyer, mettendo Edward assieme a Eli, la storia tra Bella e Ed al livello di Buffy-Angel o di Sookie-Bill... beh, questo è solo la prova che non sa di cosa sta parlando.
Giornalisti :x

CMT ha detto...

@Sean: No, Edward non è un gran compromesso perché non è pericoloso, si limita a dire (di continuo) di esserlo, ma alla fine è un mollaccione.
In quanto alle versioni giovanili... OK Merlin, ma quella di Superman c'è sempre stata dopo tutto. ^__^

Sean MacMalcom ha detto...

@CMT: non nei termini di Smallville però! ;)
Praticamente sembra che abbia fatto di più prima di indossare il costume che dopo! :D E vogliamo parlare sulla baby-JLA fondata da Freccia Verde? :D

Mirtillangela ha detto...

@bruno: ^_^
Ah Bhè, i vanpiri di Lukjanenko non hanno nulla di rassicurante nè di troppo affascinante, anzi. E sono estremamente credibili, concordo con te.

@val: ovvio che no...

@sean: eh, tecnicamente avrebbe ragione CMT perchè Edward non è mai realmente pericoloso. Ma forse, se ragionassimo in termini meno puntuali, si potrebbe dire che Ed è un compromesso, quantomeno perchè con la fanciulla è un tenero mollacchione, mentre con i nemici un pò di palle pare che le tiri fuori (poche eh).
Di conseguenza, salta fuori il micio-macio che rassicura e attrae.
Quanto alla tua citazione che dire, confermo!! ^_^

Mirtillangela ha detto...

@Tan: E quanto sei pignolo! E' un articolo generalista, è ovvio che ci siano errori terrificanti, tipo Lasciami Entrare...
Ed è anche chiaro che l'intento era di mettere insieme un pò di opinioni sparse, non certo di tracciare il profilo dei personaggi citati (non potrebbero, non sanno di che parlano...)

Sarà che sono una mezza sociologa, ma questi fenomeni a metà tra moda e socialità, appunto, mi intrippano a livello interpretativo,di comprensione dei tempi. Ecco perchè agli errori dei giornalisti non ho dato troppo peso e ho preso solo spunti di personale sproloquio...

True Blood non lo conosco, che roba è?

imp.bianco ha detto...

Io so solo che Stoker si sta rivoltando nella tomba dopo gli scritti della Meyer. :P

X-Bye

Anonimo ha detto...

Riguardo a True Blood:
E' una serie tv (a giugno partirà la seconda stagione) su vampiri (e non solo) con un'ambientazione abbastanza originale (almeno per la tv), tratta da una serie di libri.
Faccio prima a linkarti il post in cui ne parlo, sennò tanto finisco per dire le stesse cose divagando dall'argomento del posst :D

http://torreditanabrus.wordpress.com/category/true-blood/

Anonimo ha detto...

Non so molto sui vampiri: ho letto solo il romanzo di Stoker e visto due film (Intervista con il vampiro e il film di Coppola) quindi non mi esprimo nel merito. Oddio in verità sono stato un fan sfegatato della prima serie di Buffy ma non penso faccia testo :D

Dico però che è normale che quando si cerca di coinvolgere ragazzi più giovani in una nuova mania (ergo: fenomeno di massa), si tenda a banalizzare o a semplificare per venire incontro alle aspettative dei molti. Il che non significa che i giovani siano sciocchi, o che non siano in grado di capire apprezzare roba più letteraria. Chissà, volendo essere ottimisti, magari questa mania giovanile li può portare, da grandi, ad avere curiosità per i vampiri "veri", se così possiamo dire.

Personalmente comunque preferisco il terrore all'orrore: le sensazioni che mi da leggere le storie di Lovecraft, al buio e da solo in casa, sono inarrivabili :P

Carol ha detto...

E' stato un piacere leggere i vostri commenti,trovare nomi di autori che,francamente,non conoscevo!
Sono d'accordo con chi crede che si tratti di un fenomeno,piu' o meno passeggero,se ci si sofferma sulla questione "vampiresca",perche' se no,non c'e' molto di che stupirsi che la saga di Stephanie Mayer cosi' come il film tratto dal primo romanzo,abbia avuto un grandissimo successo(azzardo!) internazionale!
Ognuno dei 4 libri e' intriso,e in alcuni punti trasborda proprio,di romanticismo;quello che e' vecchio come il mondo,quello che tratta della storia d'amore "dannata",non socialmente accettata e accettabile!
Secondo il mio modestissimo parere da 19enne e ignorante nell'ambito fantasy,il fatto che il fantomatico LUI sia un vampiro(almeno cosi' lo descrive la Mayer seguendo caretteristiche tutte sue e credo anche nuove-non necessariamente innovative-),e' solo un contorno...un di piu'!
Sono convinta che tanto i romanzi,quanto il film,avrebbero avuto la stessa popolarita' se i protagonisti fossero stati UNA DUCHESSA E UN EX GALEOTTO,UN MARINAIO BURBERO E UNA SIRENA....e,perche' no..LA BELLA E LA BESTIA?!(tutto ritorna.. ;) )
Cio' che e' "vampiresco" in questi libri desta curiosita',sicuramente,ma non aggiunge o toglie niente al vero fascino crudo e irresistibile dei vampiri di ben altra natura!
Siamo difronte ad un argomento nuovo,ma il tema..be'..quello risale alla notte dei tempi!

Mirtillangela ha detto...

@imp: e questa è l'unica cosa SUPER SICURA!!!

@tan: ah ok, vado a leggere ^^

@happy: sai che a me Lovecraft non mi dice nulla? HO letto diverse cose ma, arrivata a fine libro, ero ancora in attesa che succedesse qualcosa di interessante... mi sa che il terrore non lo capisco tanto :P

@Carol: benvenuta! Concordo su tutta la linea, ovviamente. L'elemento fantasy nei libri della Mayer è assolutamente di contorno a quella che è, e resterà, una love story adolescenziale un pò speciale. Ma poteva essere speciale per mille altri motivi, non sono i succhiasangue o i licantropi a fare la differenza!! ^_-

Carol ha detto...

@Mirtillangela:
Grazie!Grazie a te che hai suscitato tutto questo scmbio di opinioni!
Si esattamente,vampiri e licantropi sono solo elementi di scena...hai capito in pieno cio' che intendevo!
Certo pero' bisogna riconoscere alla Mayer una certa furbizia a trattare di questo argomento;se non avesse aggiunto un mito,una leggenda a questa storia d'amore,e se i due fossero stati dei semplici studenti umani,tanto i suoi romanzi quanto il film sarebbero stati etichettati come "IL CLASSICO POLPETTONE SENTIMENTALE"!
La storia,a parer mio,e' comunque bella da leggere!
Pero' il fatto che certi giornalisti si siano soffermati sul rapporto "filosofico-esistenziale" tra morte per amore(EROS&THANATOS),mi da' da pensare...
Che si siano rifiutati di trattare dell'intramontabile classico,l'ever green della cotta,l'innamoramento,la separazione e poi il capire che non si puo' vivere seza l'altro?!?!?
Mah...supposizioni!!
A presto!
=D

Giovanni Lembo ha detto...

Purtroppo penso che questa sarà una moda che non passerà troppo presto ;( almeno fino a quando venderanno libri e incasseranno film sempre più anemici e sdolcinati!!
Il romanticismo nei vampiri è normale, ma ho provato per curiosità a leggere il primo libro della Meyer e quello non è romanticismo, è smielatezza senza pietà!!
Sto leggendo Nodo di sangue della Hamilton, a livello stilistico non mi fa impazzire, ma almeno i vampiri hanno un loro fascino e sono pericolosi...
Io rimango affezionato ai vampiri cattivi e ai film tipo La notte si avvicina... chissà se torneranno alla ribalta! A presto!