venerdì 30 novembre 2007

Addio Miss Piggy


Tremo all'idea di dover essere io la prima a dare la notizia a Fed che a più riprese ha parlato di
loro, ma, ahimè, Miss Piggy è morta.

O meglio, il doppiatore di Miss Piggy dei Muppet, Roberto del Giudice, si è spento lo scorso 25 Novembre lasciando per sempre senza voce: Frodo (Il signore degli anelli) , la Morte (Griffin), il Conte Dracula (Carletto il Principe dei Mostri), Zazu il bucero aiutante di re Mufasa (Il Re Leone); Fiocco di Neve (Stuart Little), il fantastico Benny il Taxi (Chi Ha Incastrato Roger Rabbit), e tanti altri.

E un altro pezzo di infanzia (o giù di lì) se ne va, eh Fed?

giovedì 29 novembre 2007

Oggetti compromettenti


Qualche giorno fa il mio padrone di casa è entrato nella stanza che ho in affitto per sistemare il lampadario. Io ero in trasferta abruzzese quel sabato e non ho potuto provvedere all'epurazione di una serie di oggetti che forse era il caso rimuovere prima di lasciarlo entrare....


Passo all'elencazione, giudicate voi:

  1. Poster bello grosso della Tsr con scena di cavalieri dei draghi, e relativa cavalcatura, che si affrontano in volo a colpi di spadate e di palle di fuoco
  2. Scultura in tek raffigurante un drago cinese
  3. n° 4 fatine sparse su una mensola
  4. una porta del drago di Paolo Chiari appesa al muro
  5. Calendario 2007 sui draghi di Ciruelo
  6. Reggilibri di Paolo Chiari raffigurante drago e cavaliere
  7. Soprammobile in resina a forma di artiglio di drago con tanto di sfera di vetro al centro
  8. Giratempo di Ermione
  9. Libri in consultazione: Martin e Salvatore (gli altri erano chiusi in libreria...)
Dite che prima o poi il padrone mi manderà via con una scusa qualsiasi???

martedì 27 novembre 2007

Il Servitore della Reliquia- Recensione


Ieri sera ho finito di leggere Il Servitore della Reliquia, il primo libro dei Soldati di Ventura di Salvatore, il mitico papà dei drow.

La prima impressione che ho provato è stata quella di tornare a casa. Dopo aver letto credo tutti i libri della Forgotten Realms sui drow, si, anche quelli su quel pappamolla di Drizzt, è stato come ritrovare vecchi amici e vecchie situazioni. Opportunismi, tradimenti, ricatti, agguati, ironia... insomma, tutto come sempre. Forse forse pure troppo. Meno male che ci sono Jarlaxle ed Entreri, sempre mitica come coppia, a risollevare un libro dalla trama tuttosommato scontata.

Sperando che qualche inopportuna signorina non mi trafughi nuovamente la password del blog, procedo nella breve recensione....

Trama in breve: la cattivissima reliquia Crenshinibon è finita nelle mani del drow Jarlaxle che, quasi totalmente plagiato dalla stessa, non si accontenta di aver sgominato il Casato Basadoni di Calimport e di controllarlo completamente, ma decide di sfidare gli equilibri di potere della città stessa per assicurare alla cattiva pietra il potere assoluto. Ovviamente ai suoi due sgherri, il mago Rai-guy e lo psionico Kimmuriel, non sono d'accordo con lui e preferirebbero tornarsene nel sottosuolo mentre il caro Entreri, ottenuti guanti e spada super magiche, cerca di dominare la pietra e di distruggerla. Ruscite ad indovinare il finale??? Suvvia, non è difficilissimo....

Personaggi: Entreri e Jarlaxle in assoluto. Ironici, determinati, letali, insomma, tosti! Loro due sono i soli motivi per leggere questo libro...

Luoghi: Calimport e il Fremente Spirito, la dimora di Cadderly.

Mi piace: Jarlaxle!! Ehm....

Non mi piace: a volte poco coerente nella descrizione di reazioni e commenti sui personaggi. Prendiamo ad esempio Entreri e l'amicizia con la halfling Dwahvel. In un capitolo Entreri mostra di esserle, a modo suo, amico; nel capitolo successivo si infuria con lei lasciando intendere che non ci avrebbe messo molto a piantarle una daga nella schiena, in quello successivo ancora le scrive una lettera che gronda buoni sentimenti. O_O Ma la coerenza no, eh????

Giudizio: *****

mercoledì 21 novembre 2007

Earthsea: Mirtilla dice la sua


Hem Hem… l’incauta proprietaria Principale di questo angolo di nullafacenza ha pensato bene di annotare la sua password su un foglietto giallo un po’ adesivo un pò no (mi chiedo come si faccia a fare cartoleria così scadente da queste parti) sicchè mi sono sentita autorizzata a prenderlo a prestito per dare il mio prezioso contributo.
Sono Mirtilla e di norma ho idee opposte a quelle della Principale come opposti sono i nostri quozienti intellettivi, inutile dirlo, a mio vantaggio. E visto che la beneficenza è una moda abbastanza diffusa di questi tempi, sappiate che io convivo pazientemente coi chiari limiti cerebrali della Principale sin dalla nascita. Si, lo so, apprezzo la comprensione. Dirò la mia non appena distoglierà lo sguardo da qui…..
__________________________________________________________

Premetto che i libri zeppi di lunghe descrizioni e di pindarici esercizi lessicali non li sopporto proprio. Premetto che i libri fatti di tantissime parole e di pochi dialoghi non incontrano affatto il mio favore.Premetto anche che all'apparenza la Saga di Earthsea di Ursula Le Guin è precisamente la somma di questi aspetti. Ma in realtà, dopo aver letto le prime fitte pagine del primo libro della saga intitolato Il Mago di Earthsea, si scopre la verità: la prolissità e la densità della scrittura della Le Guin è solo apparente.
-Quindi le 30 pagine consecutive di righe fitte fitte e scritte piccole piccole me le sono sognate? O_O

E' poesia in forma di prosa.
-
Hem… scusa eh, ma questa è una cazzata, lo sai? Cioè, se è prosa è prosa se è poesia e poesia! Carne e pesce mica sono la stessa cosa, no? Io le licenze poetiche di autoproclamati recensori non le capirò mai. Tze!

Trama in Breve: difficile esaurire la trama in poche parole poichè, avendo letto il volume unico edito da poco dalla Nord, considero le vicende come un continuum in cui è difficile individuare i confini netti dei singoli.
- Ecco, allora perché ti ostini a fare la critica letteraria se manco ti ricordi i titoli dei libri _singoli_ ????

In generale la saga di Terramare narra la vita del giovane e talentuoso Ged di Gont che, sin dall'infanzia, mostra di avere doti magiche al di fuori della norma. Ged riesce a migliorare i suoi talenti grazie agli insegnamenti appresi nella scuola di Roke e la sua sarà una vita piena di riconoscimenti (verrà designato come Arcimago di Roke) ma anche di grandi sacrifici come quello che compie a Selidor per salvare Earthsea dalla morte.
- Come no! L’ennesimo martire sfigato che per salvare il mondo perde tutto quello che ha. Originale l’autrice….

E poi, sul finire della vita, anche dell'amore e dell'affetto di una donna del destino.
- O_O Cioè aspetta un attimo, tu dici che uno che fa sesso per la prima volta a 60 anni è uno sano di mente?? Ha conosciuto sta Tenar quando lui era giovane e magico e lei bella e nel fiore degli anni e cosa fa il genio??? La molla perché lui ha la magia a cui pensare e poi se la sposa quando è bello vecchio e solo?? Mah, mi sa che io preferisco gli scemi….

Personaggi: i
personaggi della Le Guin sono ben caratterizzati e indagati psicologicamente. Ged è di certo quello maggiormente approfondito nella sua adolescenziale arroganza, nella saggia età giovanile e poi nella schiva anzianità. Impossibile non affezionarsi anche a Tenar, la giovane, prima, e la donna, poi, che rappresenta sin dall'inizio il destino di Ged. Apprezzo anche molto Re Lebannen o Arren, che dir si voglia, che da ragazzo impulsivo e temerario si trasforma col tempo in un saggio sovrano
.
- A me sti personaggi mettono un po’ di tristezza. Ged per metà del libro è una specie di fattone che parla per enigmi che solo lui capisce; Tenar è una povera frustrata che aspetta anni per portarselo a letto; Re Lebannen soffre di complessi di inferiorità con le donne… bah….

Luoghi: ….
Eppure il vero luogo esplorato in lungo e in largo è l'essere umano, con le sue debolezze, le sue paure e meschinità ma anche con le sue speranze, il suo altruismo e la sua saggezza. Alla fine del libro, infatti, si ha la sensazione di aver percorso un lungo viaggio in territori vastissimi dai confini indefiniti che vanno però a coincidere con i _luoghi_ della vita e della morte in un percorso introspettivo alla ricerca del senso delle cose
.
- Meno male che è finito sto viaggio… dopo 832 pagine, persino Ulisse avrebbe deciso di togliersi definitivamente la vita risparmiando al fido Argo di tirare le cuoia al suo ritorno...

Mi piace:
la scelta di legare i libri della saga non solo attraverso la continuità cronologica degli eventi, come accade quasi sempre, ma attraverso il percorso di nascita, crescita e maturazione del giovane Ged; mi piace molto l'origine della magia di Earthsea che risiede nel vero nome delle cose.

- Qui concordo e qualche autoruncolo odierno farebbe bene a fare meno il gradasso perché non si è inventato nulla, capito Paolini????

Non mi piace:
le vicende narrate dalla Le Guin a volte scivolano via troppo rapide specialmente nei finali del libri che non danno sempre giustizia alla completezza narrativa che li ha preceduti
.
-
E meno male!!! Insomma, a me sta saga non mi è sembrata un gran che. Scivola via come un bicchier d’acqua e non lo so se sia un pregio… E poi i draghi…signori, è evidente che la Le Guin non ne ha mai visto uno come si deve…

martedì 13 novembre 2007

Earthsea- Ursula Le Guin


Premetto che i libri zeppi di lunghe descrizioni e di pindarici esercizi lessicali non li sopporto proprio. Premetto che i libri fatti di tantissime parole e di pochi dialoghi non incontrano affatto il mio favore.
Premetto anche che all'apparenza la Saga di Earthsea di Ursula Le Guin è precisamente la somma di questi aspetti. Ma in realtà, dopo aver letto le prime fitte pagine del primo libro della saga intitolato Il Mago di Earthsea, si scopre la verità: la prolissità e la densità della scrittura della Le Guin è solo apparente.
E' poesia in forma di prosa.

Trama in Breve: difficile esaurire la trama in poche parole poichè, avendo letto il volume unico edito da poco dalla Nord, considero le vicende come un continuum in cui è difficile individuare i confini netti dei singoli. In generale la saga di Terramare narra la vita del giovane e talentuoso Ged di Gont che, sin dall'infanzia, mostra di avere doti magiche al di fuori della norma. Ged riesce a migliorare i suoi talenti grazie agli insegnamenti appresi nella scuola di Roke e la sua sarà una vita piena di riconoscimenti (verrà designato come Arcimago di Roke) ma anche di grandi sacrifici come quello che compie a Selidor per salvare Earthsea dalla morte. E poi, sul finire della vita, anche dell'amore e dell'affetto di una donna del destino.
I libri sono costruiti in modo tale da non essere solo temporalmente successivi ma si legano gli uni agli altri come episodi esplosi della vita di Ged tanto che eventi solo accennati in un libro, saranno poi la trama portante di un altro.

Personaggi: i personaggi della Le Guin sono ben caratterizzati e indagati psicologicamente. Ged è di certo quello maggiormente approfondito nella sua adolescenziale arroganza, nella saggia età giovanile e poi nella schiva anzianità. Impossibile non affezionarsi anche a Tenar, la giovane, prima, e la donna, poi, che rappresenta sin dall'inizio il destino di Ged. Apprezzo anche molto Re Lebannen o Arren, che dir si voglia, che da ragazzo impulsivo e temerario si trasforma col tempo in un saggio sovrano.

Luoghi: Earthsea è un arcipelago composto da decine e decine di isole di grandezza diversa ma non sono questi i veri luoghi della saga. Si, c'è Gondor, c'è Roke, c'è Selidon, ci sono le terre di Karg, c'è il mare aperto e c'è il bosco più rigoglioso. Eppure il vero luogo esplorato in lungo e in largo è l'essere umano, con le sue debolezze, le sue paure e meschinità ma anche con le sue speranze, il suo altruismo e la sua saggezza. Alla fine del libro, infatti, si ha la sensazione di aver percorso un lungo viaggio in territori vastissimi dai confini indefiniti che vanno però a coincidere con i _luoghi_ della vita e della morte in un percorso introspettivo alla ricerca del senso delle cose.

Mi piace: la scelta di legare i libri della saga non solo attraverso la continuità cronologica degli eventi, come accade quasi sempre, ma attraverso il percorso di nascita, crescita e maturazione del giovane Ged; mi piace molto l'origine della magia di Earthsea che risiede nel vero nome delle cose.

Non mi piace: le vicende narrate dalla Le Guin a volte scivolano via troppo rapide specialmente nei finali del libri che non danno sempre giustizia alla completezza narrativa che li ha preceduti.


Giudizio: *****

Un Nuovo Regno


Esce oggi in libreria l'ultima fatica di Licia Troisi: Un nuovo Regno, terzo e ultimo libro della trilogia delle Guerre del Mondo Emerso.

Spero vivamente che sia meglio di quello che lo ha preceduto, Le due Guerriere, e un pò più simile al primo della saga ovvero La setta degli Assassini.
La Troisi spesso oscilla, e cade, nell'ovvietà di trama e soluzioni ma il suo stile narrativo e, soprattutto, il ruolo fondamentale che assegna ai sentimenti umani, la rende sempre piacevole e coinvolgente. Senza contare che l'autrice è estremamente disponibile sul suo blog e non si sottrae al confronto col lettore il che le fa guadagnare tanti punticini...
Dopo averlo letto vi farò sapere che ne penso.... ^___-

sabato 10 novembre 2007

Giochi di ruolo


Prendo spunto da un commento di Paola al post Virtuale o Reale quando afferma che il gioco di ruolo da tavolo è comunque da preferire a quello via Internet. Lo ammetto, questo del rapporto tra gioco di ruolo in real ed on line è un pallino che mi porto dietro sia come giocatrice che come studiosa ed è per questo che il mio cervellino, a tratti pensante, si è messo all'opera.


Sarà poi vero che tra il gioco da tavolo e quello on line ci sia così tanta differenza da essere in competizione esclusiva tra loro? Non è forse che entrambe le modalità di gioco rispondono, con modi e _tecnologie_ differenti, alla medesima esigenza umana legata alla necessità di interagire in un contesto sociale?

Mi spiego meglio. Il gioco da tavolo risponde al bisogno di condividere l'esperienza di gioco con gruppo dei pari, magari compagni di vecchia data, con cui la passione è nata e cresciuta. Il gioco di ruolo on line, sia esso persistente ed immersivo (Ultima Online, World of Warcraft, Extremelot) sia esso basato sulla narrazione testuale come i Pbm, è esperienza di socialità aumentata in cui il mezzo digitale è strumento di "rimediazione" dell'esperienza. Internet e la rete ridefiniscono il contesto spazio temporale dell'interazione, rimodellano i _luoghi_ della socialità e riconfigurano così sia le relazioni interpersonali che quelle sociali sociali. Risultato?
A chi non è mai capitato di considerare i compagni di gioco on line come dei veri "amici" in modo assolutamente indistinguibile dagli amici di vecchia data? Non vi è mai capitato di fare affidamento su tali conoscenze sebbene non le abbiate mai viste di persona? O di arrabbiarvi o rallegrarvi con e per gli amici virtuali esattamente come accade con quelli in carne ed ossa?

Dunque, virtuale e reale si fondono in armonia come facce della medesima medaglia; cambiano i modi, si evolvono le tecnologie, si abbattono i confini spazio temporali dell'interazione umana, ma l'esigenza è sempre una: essere sociali.

giovedì 8 novembre 2007

Virtuale o reale


Sempre a Lucca (che balle, direte voi, ma tant'è, ho ancora molto da dire....) i rappresentanti della 25 Edition hanno annunciato l'uscita per il 2008 della 4° Edizione di Dungeon e Dragons ad otto anni dal lancio della edizione 3.5.

Oltre a parecchia perplessità da parte dei giocatori intervenuti a decine al convegno ("Ma non sarà che ci volete far ricomprare tutti i manuali? E' solo una mossa commerciale?") la novità che ha lasciato tutti un pò agitati è un nuovo strumento, D&D Insider che dovrebbe essere un supporto web per l'intera community dove poter condividere tutti i materiali, dai mostri alle avventure ecc.., ma soprattutto dove poter creare delle sessioni di gioco online, con il tavolo virtuale.

Ecco che le tecnologie della rete irrompono in modo ufficiale nella manualistica della 25 Edition. Una bella novità che sembrerebbe rispondere a tutti i sogni più proibiti dei giocatori incalliti: condivisione di esperienza, richiesta di supporto su questa o quella regola così i giocatori non minacciano di morte il master e le sue libere interpretazioni, finalmente sessione virtuale che abbatte i soliti problemi: "io non posso prima delle 23, io abito lontano fuori piove e non mi muovo, ragazzi mi è morto il gatto scusate ma nn posso, amici miei giocate da schifo, mi cerco un altro gruppo". Risolto tutto in un sol colpo. Non è fantastico?

Personalmente sono curiosa di capire come effettivamente funzionerà Insider e cosa permetterà di fare. Ma credo che ci vorrà un pò di tempo per abituarsi alla novità. Intendiamoci, non è che i giocatori di ruolo non siano abili con la rete o con le sue potenzialità tanto da doversi avvicinare con cautela a D&D Insider (di norma è tutta gente abbastanza smanettona e che già sperimenta gioco online), ma credo che i gruppi che condividono la stessa città di residenza continueranno a preferire la cara vecchia carta con annessa pizzata finale.
Sempre che qualche giocatore, col pg ridotto ad uno sputo di vita e desideroso di mettere in pratica quella tattica che-il-master-non-potrà-farci-nulla per impedire di salvarlo, si senta dire: "No, regà, non si gioca che nn abbiamo una casa libera...." A quel punto il giocatore incallito manderà un sms a tutti dicendo: "Non me state a cojonà, accennete Insiderr e giocamo...."

mercoledì 7 novembre 2007

Liberi condizionati


A Lucca, durante un convegno dedicato a Troy Denning e la sua talentuo sa attività di narratore e creatore di mondi, l'autore ha dichiarato di non sapere perchè la saga fantasy che lo ha reso celebre in tutto il mondo, Dark Sun, sia stata definitivamente tagliata fuori dai piani editoriali della Wizard of The Coast. La casa editrice prima al mondo per produzione di giochi di carte (Magic The gathering), ambientazioni per giochi di ruolo (Dungeons and Dragons) e non ultimo editore di romanzi fantasy ad essi ispirati, ha deciso di concludere l'avventura di DarkSun pur nel discreto successo di vendite che stava registrando. Perchè?

Denning ha prima ammesso di non conoscere il vero motivo alla base di tale scelta, poi ha cercato di dare una spiegazione più ragionevole a noi ascoltatori, e forse anche un pò a se stesso, sostenendo che sia lui che il secondo ideatore della saga avevano deciso di dedicarsi ad altro e, mancando i due primi ed agguerriti sostenitori del progetto, la Wizard ha optato per la sua chiusura. Con buona pace di lettori e giocatori improvvisamente privati di un sogno. Perchè è pur sempre di quello che stiamo parlando.

Azzardo qualche personalissima ipotesi sui possibili perchè.

- Le vendite erano buone ma non eccezionali per le aspettative della Wizard che, non dimentichiamo, è un editore soprattutto di manualistica per d&d e solo dopo di romanzi.

- Weis-Hickman e Salvatore, ovvero i tre mostri sacri delle Dragonlance e di Forgotten Realms. Vendono milioni di libri e in qualche modo hanno sempre la priorità sulle scelte editoriali della Wizard. Del resto anche Denning ha lasciato intendere che la Weis ha ampissima libertà di movimento nella Wizard forse, azzardo io, anche a discapito di altri autori.

- L'ambientazione di Dark Sun, a quel che so, è più limitata delle Dragonlance o di Forgotten e dopo averla già bella che esplorata sarebbe stato necessario andare oltre, sforzarsi per cercare nuove strade ma, in assenza degli autori, la Wizard ha valutato inutile l'impegno.

Insomma, si tratta di un problema vecchio come il mondo: l'arte, in tutte le sue manifestazioni, è davvero libera o sopravvive in una sorta di libertà condizionata imposta dal committente?? E il committente ha sempre ragione e l'autore è sempre una vittima, oppure a volte anche gli autori sfruttano le scelte editoriali come pretesto per dedicarsi ad altro e non essere prigionieri di un solo ruolo???

martedì 6 novembre 2007

Panino o pasto caldo?


Pasti sani, dieta mediterranea, verdura e fibre. Si tratta della sana alimentazione all'italiana, giusto?
Bhè, al Lucca comics nullla di tutto ciò. Trovare un buco in cui alimentarsi, bar, pizzeria, gelateria o bettola qualsiasi, era una impresa titanica forse possibile solo ai vari Superman e Uomini Ragno che affollavano le strade. E quand'anche si fosse riusciti, la scoperta del triste panino e/o cotoletta secca al bancone del locale, faceva rimpiangere i risotti precotti Knorr e i vari 4 Salti in Padella.

E allora, preocotto per precotto, ecco i NOODLES!!! Ragazzi che goduria, un vero pasto caldo liofilizzato che ha mandato letteralmente in brodo di giuggiole le mie papille gustative!! Pastina disitratata, bustine di condimento al gusto di pollo (!) e acqua bollente hanno fatto di me la donna più felice del mondo! Si, lo so, è stato un pò un azzardo come esperimento gastronomico ma infondo non è questa l'era dei cinesi? Insomma, delle imitazioni più o meno di qualità? Non è questa l'era del: "Non importa se non è il vero parmigiano, l'importante è l'etichetta italian food?"

I noodles che ho gustato nel padiglione dei Games a Lucca erano la deliziosa ed appagante imitazione del brodo della nonna con l'ammiccante messaggio subliminale: "tanto lo sappiamo che stò brodo non è proprio sano ma meglio di un panino secco, no?"

W i noodles!!

Lucca 2007


Svegliarsi la mattina e sentire che manca qualcosa. Avvertire una specie di vuoto nostalgico di cui non si comprende bene l’origine visto che il sonno è stato lungo e ristoratore. E scoprire, guardando la valigia ancora abbandonata a terra, che…. il
Lucca Comics e Games 2007 è finito!!!

Atteso per un anno, pensato, masticato e immaginato per 12 mesi, ora ha chiuso i battenti! Mi sento un pò orfana e un pò vittima di un furto, in entrambe i casi so che si tratta di profonda e grave malattia difficile da essere compresa se non da altri matti come me…

Non mi resta allora che riguardare le foto scattate nella due giorni a base di Fantasy e fumetti passate in compagnia del mio baldo boyfriend Rob e di Alessandro. Ne posto qualcuna :)






Finalmente!


Da qualche altra parte, su qualche altra piattaforma, una carissima amica si è decisa ad aprire un blog e visto che condividiamo molte cose da molti anni, perchè non imbarcarmi con lei nell’ennesima avventura?? Ok, detto fatto…. da oggi bloggo anche io!

Bene, direte voi, ottima idea, ma tu chi saresti? Mirtillangela, of course, ovvero una tipa mezza Mariangela e mezza Mirtilla Malcontenta, mezza persona seria e mezza spaccaballe incallita a tratti lagnosa. Ma tutta, integralmente e completamente, assuefatta alla letteratura fantasica, al gioco di ruolo e ai film a tema. Come dite? Monotematica? Potete dirlo forte!

A questo giovane blog affido tutto quello che sono.