venerdì 5 dicembre 2008

Il Segreto dell'Alchimista - Recensione


La scorsa settimana ho ultimato la lettura del Segreto dell'Alchimista di Antonia Romagnoli e devo dire che mi ha piacevolemente sorpreso. E' un libro maturo e corposo, con un obiettivo narrativo chiaro e perseguito in modo coerente lungo tutta la narrazione. Ciò facilita il coinvolgimento del lettore che non si smarrisce neppure quando le avventure si complicano e la storia sposta l'attenzione ora sui protagonisti principali, ora sui secondari. Ah, sempre per rimanere nel tema del blog di questi giorni, anche qui c'è una storia d'amore, solo che ai palati delicati, sembrerà un pò scontata. E in effetti lo è.... del resto non è un libro privo di pecche, solo che letto dopo eymerich, capirete che per me ha rappresentato l'ossigeno!

Di che parla Il Segreto dell'Alchimista?
Una catena di efferati omicidi sconvolge le Terre. Le vittime sono i maghi naturali, i pochi eletti in grado di utilizzare la magia in tutta la sua potenza. Mentre nelle regioni del Sud dilaga una misteriosa nebbia, che cela nelle sue profondità un segreto di distruzione e morte, Ester, insegnante di magia, e Nimeon, principe delle Colline, vengono investiti del Mandato che li condurrà a svelare una verità incredibile e inattesa. Accompagnati dal giovane matematico Van e da un gruppo di valorosi cavalieri, i due affronteranno la delicata indagine sulle tracce del temibile e astuto nemico, tra enigmi insoluti, incantesimi, intrighi e inquietanti scoperte. Quale segreto lega Ester all'assassino e all'antica leggenda custodita dai Reali delle Colline? E cosa nascondono le nebbie incantate che lentamente invadono le Terre? Un'avventura al confine tra due mondi. La storia di una donna in lotta contro se stessa. Un fantasy che sfuma nelle tinte moderne del giallo.

Personalmente non concordo molto sulla faccenda del giallo/thriller semplicemente perchè allora quasi tutta la letteratura di genere sarebbe tale, visto che di morti ammazzati e di misteri i libri fantasy abbondano in ogni salsa. E' un fantasy e dicendo questo, si dice anche tutto il resto: avventura, intrighi, magia e misteri.
Chiarito ciò, vi dico che mi è piaciuto come la Romagnoli ha creato un'ambientazione dettagliata e coerente in grado di creare un'atmosfera emozionante e coinvolgente. Il libro ha un buon ritmo, l'alternarsi dei punti di vista non è un elemento disturbante ma, al contrario, permette effettivamente di conoscere meglio i personaggi "aiutanti", di norma sempre un pò trascurati in storie non prettamente corali come questa. Solo la prima parte, diciamo le prime 150 pagine, potevano essere snellite un pò ma alla fine sono state funzionali all'introduzione delle Terre, negli spazi e nella socialità.
Mi è piaciuta la trovata dei due mondi, quello medieval/fantastico e quello nostrano, che entrano in relazione tra di loro in modo molto originale, forse unico, nel panorama del genere. Voglio dire, la Londra di Harry Potter che dovrebbe essere a noi contemporanea, a me è sempre parsa a) solo uno sfondo b) lontanissima di epoca perchè priva di caratterizzazione e di "vissuto". Qui no, anzi. Ma non posso dirvi altro, altrimenti davvero spoilero troppo. Certo la Romagnoli avrebbe potuto rendere un pò meglio la parte dell'incontro culturale perchè io non ci credo che Nimeon si sia adattato al concetto di bidet e di Internet in una settimana, lui che va ancora in giro in calzamaglia e spadino....
Ester come personaggio è ben caratterizzato e definito sebbene a volte mi sia sembrata contraddittoria: determinata e inflessibile per il 90% del libro scoppia a piangere come una ragazzina, di norma mentre parla col suo principe innamorato.

Ok, ma allora cosa c'è che non va in questo libro? Due cose su tutte (e qui capirete il perchè della deriva romantica di questo blog negli ultimi giorn): la storia d'amore scontata tra Nimeon il principe, e Ester la maga naturale più in gamba delle Terre, e l'eccessivo buonismo che aleggia in tutto il romanzo.

La storia d'amore tra i protagonisti è decisamente trita e ritrita: lui ama lei, lei ama lui ma lo rifiuta perchè il Mandato è troppo importante, poi ci ripensa ma non troppo, poi si decide ma è lui a intuirne i sentimenti, lei non dice nulla chiaramente. Ecco, Nimeon è davvero un principe, e non per nascita ma perchè non la manda a quel paese per direttissima! Pure Nimeon è un pò stereotipato, il rampollo destinato a ereditare la corona che vorrebbe avere una vita meno complicata, che si trova a gestire qualcosa di più grande di lui. Ammettiamolo, non è proprio il massimo della vita e qui ho avuto l'impressione che il libro perdesse qualcosa nell'inserire l'elemento amoroso caratterizzato così.

L'altro neo è il buonismo, definito più elegantemente da Tanabrus come utopia Le Terre sembrano l'eden, agitate qua e là da qualche sommossa provocata, però, da agenti esogeni. I talentuosi e i buoni raggiungono i posti di potere in virtù della loro integrità come accade a Van, un giovanissimo Magister di matematica che viene eletto a una carica di rilevanza, perchè ha dimostrato di essere il più adatto. I cattivi, alleati del cattivo massimo, alla fine sono solo delle vittime che si pentono all'istante e persino i custodi "umani" del segreto dell'alchimista, davvero sono così filatropi e altruisti??
Altra piccola nota: il linguaggio, tendente all'aulico con termini spesso un pò obsoleti. A volte risulta un pò pesante ma dato che non mancano momenti ironici e divertenti nel libro, questo limite linguistico non mi è parso eccessivamente gravoso.

Insomma, leggere o no la Romagnoli? Se vi piace un fantasy diciamo classico, con tanta magia, contaminazioni di spazi e di tempi, e se le storie d'amore, anche se scontate, non vi disturbano molto, avete trovato il libro per voi. Per me è stata una piacevolissima lettura.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dire, ovviamente concordo in pieno con la tua recensione XD

Tra non molto dovrebbe essere pronto il seguito, se lo studio non mi ha rimbecillito del tutto i neuroni. E visto che questo era il primo libro di Antonia, magari nel successivo gli errori evidenziati saranno corretti.

Fed Zeppelin ha detto...

Mi esprimo solo un momento sulla faccenda del bidet: se Nimeon si trova nel mondo reale in qualsiasi posto che non sia l'Italia e parte della Spagna è difficile che debba prendere dimestichezza con quell'essenziale servizio igienico che molti popoli continuano a schifare :)

LucaCP ha detto...

Finalmente torniamo a condividere lo stesso parere! Ho letto il romanzo esattamente un anno fa e rileggendo la recensione che scrissi noto che abbiamo storto il naso sugli stessi punti. Senza contare che le cose belle le abbiamo notate entrambi! Unica nota personale: poteva essere sfrondato di molto. Per il resto, come hai ben detto, si tratta di un buon fantasy!

Anonimo ha detto...

Fed, leggilo.

Sono in Italia, che ti credi? :P

Valberici ha detto...

Concordo e ti dico che anche per me è stata una piacevolissima lettura...ma le letture che preferisco sono quelle che mi emozionano e meravigliano.
Riguardo al buonismo non è che sia di per sè un difetto, comunque a me ormai piacciono in modo particolare i libri con atmosfere cupe, intrisi di sangue e con cataste di cadaveri. ;)

Bruno ha detto...

Vedo che qui le impressioni sono tutto sommato abbastanza concordi: anche io, pur non apprezzando certe parti zuccherose (e qualcuna che si poteva accorciare...), ho apprezzato questa lettura.

Fed Zeppelin ha detto...

@Tanabrus: ahhhhhhhh, il bidet allora è usato come la statua della libertà quando in un film devi far capire che i personaggi sono a NY: inquadri la statua della libertà o l'empire state building, per l'Italia il colosseo o il bidet :p
scherzi a parte, sto romanzo mi incurioscisce, appena mi tornerà voglia di fantasy lo leggerò :)

Mirtillangela ha detto...

@tanabrus: si, pare anche a me che debba uscire il secondo della romagnoli. staremo a vedere ^^

@fed: ma infatti Nimeon e socia SONO in Italia, per chi mi hai preso??? :P

@lucacp: a me la lunghezza non ha dato troppo fastidio, la prosa della romagnoli è piacevole e rilassante, anche se farcito di paroloni un pò desueti e l'immancabile uso del VOI.
si tratta di un bel fantasy, uno dei più corposi e maturi del panorama nostrano. fortunatamente inizia ad essere in buona compagnia... (il tuo esce ad Aprile, vero???)

Mirtillangela ha detto...

@val: hem, si, diciamo che mi avvicino molto ai tuoi gusti truculenti :P
Dici che il Segreto dell'Alchimista è un pò scontato? Si, effettivamente non è il massimo dell'originalità (e vissero tutti felici e contenti) ma il libro ha avuto delle tracce di novità che non vanno sottovalutate.

@bruno: si, ricordo la tua rece su Ester= Mary Sue ^___-

LucaCP ha detto...

Sì, aprile. Cerca di metterti in pari eh! XD

Gweniver ha detto...

Allora vediamo... sto libbro (con due b) è un poliziesco ambietato ai giorni nostri travestito da fantasy.
La storia d'amore è diabetica e l'andazzo narrativo è da educande, ma con ritmo.
Ho capito bene?

sauron era un bravo artigiano ha detto...

La tua recensione è, come sempre, splendida.

L'avevo intravisto in libreria ma non l'avevo mai preso. Adesso penso che lo farò. Le cose che definisci coem i punti di forza del romanzo sono proprio quelle che reputo le più importanti : un buon ritmo innanzitutto e poi, sperabilmente, un'ambientazione interessante.

Le storie d'amore, se non prendono il sopravvento (ma è questione di ritmo, e quello hai detto che c'è) non mi dispiacciono. Quanto al buonismo, invecchiando la realtà mi piace sempre meno e mi piace sempre di più leggere ambientazioni buoniste. Una sorta di compensazione.

Francesca ha detto...

l'ho finito proprio ieri sera!!
Anch'io non ho capito bene perché hanno cercato di infilarlo nel "giallo/thriller"... mi sembra che non ce ne sia il motivo.
Devo dire che tutto il complesso copertina/titolo/scritte varie non aiutava ad indovinare che tipo di libro si aveva in mano...

Comunque una bella lettura, mi è piaciuto molto!
I protagonisti mi sono sembrati un po' poco approfonditi, cosa che ho notato soprattutto nella parte ambientata ai giorni nostri, mentre risultavano meno stonati nel mondo utopico delle terre.
Comunque ha un bel respiro, un buon ritmo e nonostante la trama abbastanza complessa e i cambi di punti di vista il lettore non si perde e il tutto fila molto liscio.

Insomma, proprio una buona lettura =)Sicuramente acquisterò anche i prossimi libri di questa autrice (è troppo sperare che costino un po' meno...? ;___;)