lunedì 1 dicembre 2008

Twilight- varie ed eventuali


Ieri sera sono andata al cinema a vedere twilight insieme a Rob. Sapevo più o meno cosa aspettarmi perchè l'avevo letto su fidati blog amici, e avevo messo in guardia anche Rob. Solo che non è bastato e mi ha giurato vendetta: mi trascinerà in malo modo a vedere il primo film idiota che uscirà al cinema, legandomi e impedendomi di chiudere gli occhi!

Insomma, il film è terribilmente banale e scontato. Focalizzato solo sul bel candido faccino di Edward e sulle sue carnose labbrone, perde completamente la bussola appresso ai balzi da scimmia di Ed e alle battute assurde dei due innamorati. Mi sono rianimata solo quando i vampiri se le sono date di santa ragione con tanto di rogo finale ma si è trattato di fugaci attimi in due ore di proiezione.
Il film riesce a svilire quel pò di buono che nel libro della Mayer c'era. Se nel libro il punto di vista di Bella, il rapporto stretto con i suoi pensieri, con la sua autoironia e con l'assoluta atipicità e follia irrazionale dell'amore per Edward, riesce a trasmettere qualcosa al lettore, il film distrugge tutto. E i personagggi diventano macchiette, i dialoghi diventano battute comiche e i momenti più emozionanti, diventano episodi da ridere. Uno su tutti. Sul finire del film, quando al ballo Bella, ingessata, chiede a Ed di trasformarla in vampiro, Rob scoppia a ridere e mi sussurra: "sarebbe la prima vampira al mondo a restare col gesso per tutta l'eternità!!" Mio malgrado, mi sono messa a ridere anche io perchè tanto più di quello, non si poteva fare. Unica nota positiva: Twlight-film è in buona compagnia perchè di film peggiorativi dei libri fantasy, ne abbiamo visti parecchi, utlimamente. Indimenticabili, a tal proposito, le pellicole di Eragon e della Bussola D'oro (tanto per dirne due).

Questo per quanto riguarda il film. E il libro, allora? Davvero è meglio del film? Si, lo è, chiaramente per colpa del film non per meriti enormi del libro. Eppure... eppure adesso vi dirò perchè a me Twilight-libro piacque e perchè mi lasciò una bella sensazione addosso.

Precisazione doverosa: questo commento è di parte, ok? La razionalità e l'oggettività in questo momento sono a riposo.

Twilight è un romanzo d'amore a sfondo fantastico tra un vampiro e una sedicenne. Isabella Swann si è trasferita da poco a Fork, sperduta cittadina americana perennemente allagata dalla pioggia, per stare col padre. A scuola Bella attira subito l'attenzione di ragazzi e ragazze intressati alla nuova venuta ma è l'attenzione di Bella ad essere immediatamente e irresistibilmente attratta da un quartetto di strani e affascinati ragazzi/e, taciturni e solitari. Sono i Cullen, tra cui spicca, per Bella, il meraviglioso (non esagero io a dire sempre che è bello, e la Meyer che lo ripete in modo OSSESSIVO) Edward. Tra i due nasce qualcosa, una di quelle alchimie che sono difficili da spiegare e che non hanno assolutamente nulla di razionale. Edward prova a sfuggire, eppure poi si ripresenta a Bella, lei stessa spesso lo tratta in modo scostante, ma poi non può fare altro che tornare da lui. Non la vedo come una contraddizione, quanto piuttosto come il tentativo di entrambe di rimanere al comando dei propri sentimenti per non perdere la bussola. Tentativi destinati a fallire perchè Edward e Bella sono come poli opposti di calamite destinate ad attrarsi. Anche quando Bella capisce che creatura sovrannaturale Edward sia. Accetta la sua identità di vampiro affidandosi completamente al sentimento che lei nutre per lui.

Follia? Oh, certo. Ma da quando in qua l'amore va a braccetto con la sanità mentale? Parlo di quel sentimento totalizzante che stempera tutto, paure e timori, nell'euforia di un abbraccio, di un bacio sfiorato.
Ed Edward come fa a sottrarsi a colei che rappresenta un' unicità assoluta in secoli di umana indifferenza? Ovvio che non può. Non può resistere a Bella e si innamora di colei che, sola, le cela i pensieri più profondi. Cosa accade quando Bella è in pericolo mortale, braccata da un segugio, la peggiore tipologia di vampiri succhiasangue? Edward e la sua famiglia, che hanno rinunciato da anni al sangue umano, faranno di tutto per salvarla dalla morte. Anche a costo di restituirla alla vita quando, forse, l'unico egoistico modo per Edward di essere felice con la ragazza, sarebbe stato donarle morte.

In Twilight il vero protagonista è l'amore, il sentimento, la scintilla che accende Edward e Bella. I vampiri c'entrano poco (anche perchè i vampiri della Mayer sono un pò come i Drow della Troisi nei dannati di Malva, solo un nome e nulla più) come c'entra poco l'elemento fantastico che è un pretesto, quel condimento che aggiunge eccitazione e fascino, ma il fulcro della storia è un altro. La Mayer è molto brava a gestire in 400 pagine, tutte scritte in prima persona dal punto di vista di Bella, la storia tra i due. Scrive in modo fluido e diretto, fa emozionare a tratti fa ridere e sorridere. E poi fa sognare.
Un libro per ragazzine? Bhè, se pensate che il sogno e i sentimenti siano solo roba da ragazzine ormonalmente instabili, bhè, allora forse la risposta è si.
Se, invece, pensate che non ci sia un tempo nè un'età per lasciarsi coinvolgere dalle vicende di una difficile e inusuale storia d'amore, la risposta è no.

Leggere Twilight con il cuore critico e distaccato dell'esperto di fantasy/fantastico, non vi farà godere per nulla la lettura che, agile e snella, indaga, scruta e sprofonda nell'unicità della folle storia di Edward e Isabella più che su sangue e canini. Certo di limiti il libro ne ha e pure tanti, in primis aver avuto dei seguiti penosi, ma Twilight non ha pretese di essere il libro del secolo, è inutile e sostanzialmente una perdita di tempo, accanirsi nel dimostrare che è una storia semplice e non particolarmente originale. Lo è. Per fortuna.


18 commenti:

imp.bianco ha detto...

Il vampiro Glitter! Non mi resta che dire questo. Ho già ampiamente parlato della ciofeca che è Twilight...

X-Bye

Fed Zeppelin ha detto...

Mirti, stranamente sono abbastanza d'accordo con te, se non fosse che anche leggendolo senza accendere lì'interruttore della razionalità a me sto libro non ha preso. Però continuo a pensare che il problema sia il genere che non fa per me e non mi piglia, a prescindere dagli elementi più o meno fantastici che un autore può inserire nel contesto.

LucaCP ha detto...

Mirty, per una volta non siamo d'accordo, almeno in parte! =P A me il film è piaciuto, anche perché ha esaltato quel poco che poteva essere esaltato e reinventato quel poco che non era adatto ad una trasposizione cinematografica. Ho ammirato più che altro gli accorgimenti della regista, che non potendo contare su un budget alto ha dato una sua interpretazione della storia. E' ovvio che quando si parla di interpretazione c'è a chi piace e a chi no (de gustibus!), però almeno - per una volta! - non si è assistito al solito polpettone impersonale hollywodiano con budget stratosferico!

Mirtillangela ha detto...

@imp: ahahaha! Devo dire che quella del vampiro luccicoso è una bella cavolata!

@fed: probabile. Ripeto, è una lave story di stampo fantastico, se nn ti piacciono le love story, chiaramente questa ti parrà ancora più ridicola e irritante delle altre :P

@lucacp: wow, siamo in disaccordo per una volta! ahimè il film l'ho detestato, ma il libro no sebbene mi sia rifiutata di leggere i seguiti, dopo aver appreso della deriva che aveva preso la storia.
Il film mi ha fatto più ridere che emozionare, che posso farci??? :(

Valberici ha detto...

L' unica cosa che h di buono il libro è la scrittura.
E visto che i film non si "scrivono".... ;)

CMT ha detto...

Prima o poi leggerò il libro e prima o poi vedrò il film (probabilmente non in quest'ordine), ma credo che li stroncherò viste le premesse. ^_^;

Anonimo ha detto...

Vabbè, inutile stare a fare lunghi commenti... come la penso su questo harmony condito da vampiri sbrilluccicanti (nonchè teenager mutanti... a quando un team-up con X-Men 3? Tanto peggio di quel film non si può fare.)è risaputo, non intendo infierire.








Anche perchè non è tanto che i dettagli sono orrendi (se non sai niente di vampiri, NON usarli. E' semplice, almeno eviti di renderti ridicola), quanto che la storia d'amore è tutta un "è bellobellobellobellissimo, lacreaturapiùsessoispirantedelmondo èbellobellobello" con tanto di bava che cola dall'angolo della bocca e di comportamenti assurdi.
Voglio dire, anche la storia Sookie-Bill in True Blood è tra umana e vampiro, e c'è di mezzo la telepatia. Ma non c'è paragone tra le due cose...

Anonimo ha detto...

videopurificati:
http://elvezio-sciallis.blogspot.com/2008/11/lasciami-entrare.html

Sean MacMalcom ha detto...

Entro a muzzo nella discussione per un dubbio sull'intervento dell'amico Tanny ("se non sai niente di vampiri, NON usarli"): cosa intendi dire con questa frase? :) Che per scrivere di vampiri bisogna obbligatoriamente seguire uno stereotipo vampiresco? Prendere il manuale di D&D/Dracula di Bram Stoker ed essere fedele a quello? @.@ Perché, a questo punto, lo stesso Stoker in realtà ha scritto di vampiri non sapendo nulla di vampiri, laddove è stato il primo ad introdurre l'idea di "vampiro gentiluomo" in contrapposizione alla "bestia feroce e priva di raziocinio" che era presente fino a quel momento in praticamente ogni cultura del mondo.
Conosco le tue posizioni sulla Meyer e non intendo rubare spazio nel blog della gentilissima Mirti per qualche discussione a tal riguardo (dato che poi, sinceramente, a me non me ne frega nulla non avendo letto il libro né avendo visto il film per ora... e qui quoto lo "zio" CMT). Semplicemente non mi pare corretto, al di là della qualità dell'opera o della propria opinione sulla stessa, vedere un handicap una gestione di una categoria di personaggi all'esterno del "classico", dove non esiste un "classico". Un conto sarebbe se il libro fosse ambientato nell'Antico Egitto, con intenti di pseudo-storicità e citasse a caso riti, divinità e feste senza conoscerne nulla: lì esiste una base storica certa su cui basarsi ed uscire dalla stessa sarebbe un errore. Ma parlare di "non sapere nulla" di un argomento di fantasia, come quello dei vampiri, la vedo come un'esagerazione.
Gli elfi di Silvana De Mari, per esempio, non c'entrano nulla con quelli di Tolkien... chi fra i due è in errore? :)

Senza intenti polemici... sia chiaro! Mi conosci! :D

Mirtillangela ha detto...

@val: bhè, non è mica l'unica al mondo ad essere brava a scrivere e meno brillante nel tessere trame originali... :P

@cmt: bhè, se parti così... io cerco sempre di leggere e guardare in modalità "tabula rasa", così da essere il più obiettiva possibile ^^

@tanabrus: bhè, certo è che un protagonista cesso-orrendo, non riuscirà mai a far innamorare nessuno nei libri.
Parliamoci chiaro, nei libri che ci piacciono tanto, le caratteristiche psicofisiche spesso e volentieri vengono esagerate e rese al di sopra della norma. Però, finchè si tratta di ingegno sopraffino, siamo tutti felici. Si tratta di bellezza fisica, storciamo il naso.
Si casca sempre nell'usuale snobismo verso ciò che non è fine e intellettuale. Twilight non lo è.
Se lo si analizza a partire da questo dato (chiamiamolo punto zero), allora vedremo che c'è di peggio, in giro.

Non fraintendere il tono, la tua opinione è condividibile, tante volte sono stata a rischio di crisi insulinica mentre leggevo, ma non si combatte contro la natura delle cose....

Mirtillangela ha detto...

@alladr: questo libro lo cerco da tempo ma non riesco a trovarlo!

@sean: provo a risponderti io. I vampiri della Meyer non rispettano praticamente nessuno dei clichè della razza e questo non è un fatto positivo per il motivo che mi sono trovata a spiegare recensendo i Dannati di Malva della Troisi.

Ricordi? Lei chiama DROW, elfi scuri amanti della natura e buoni di cuore, che bramano di poter tornare tra i boschi e vivere liberi. Ammetterai che, pur essendo vero che una codifica col copyright della razza potrebbe non esserci, se mi chiami "drow" un elfo scuro coi capelli bianchi, stai facendo cmq riferimento a un sostrato culturale condiviso. Come dissi all'epoca, chiamarli in altro modo, avrebbe tolto ogni equivoco, ma così...

Anche la Meyer se si fosse inventata un nome diverso per creature forzute e sbirluccicose che si nutrono tendenzialmente di sangue, avrebbe creato meno fraintendmenti e si sarebbe attirata meno le ire dei puristi (ecco perchè dicevo che leggere Twilight col piglio da giocatore di ruolo o di amante del gotico, non è proprio una cosa saggia...)

Il sospetto è un pò quello che ebbi con la Troisi ovvero che i vampiri, fascinosi, evocativi e molto sensuali, si prestassero troppo bene al melò adolescenziale.

Sean MacMalcom ha detto...

@Mirti:
Comprendo la tua posizione, che so del resto essere anche quella di Tanny. Il punto su qui mi impunto (scusa il gioco di parole) è proprio quello dei "puristi", per il rispetto dei quali è necessario proporre solo quanto già visto, quanto già sperimentato, è qualsiasi autore provi a presentare qualcosa di diverso dalla norma, allora è "pigro", "indolente", "colpevole" di non voler fare fatica a caratterizzare il personaggio come avrebbe dovuto. Ma se questo può valere laddove un autore scriva un romanzo di Star Trek (ed anche lì ci sono differenze fra ciò che è considerato canon e non canon) o comunque un autore che parta da un'opera già esistente, ma non un autore che vuole presentare un universo nuovo.
Posso essere d'accordo su quanto tu dici in merito al fatto che la Meyer avrebbe potuto chiamare cazzabubboli quei vampiri e fare felici tutti: ma perché colpevolizzarla nel momento in cui li ha chiamati vampiri (non che tu lo faccia... anzi, hai espresso molto bene la tua posizione a tal riguardo)?
Come dicevo, anche Stoker, con il suo Dracula (non che voglia porre sullo stesso piano le due opere, sia chiaro) ha introdotto un concetto nuovo di vampiri, totalmente diverso da qualsiasi vampiro a lui antecedente (senza Stoker, il vampiro "figo" forse neanche esisterebbe): Stoker ha sbagliato andando oltre a quello che era la tradizione vampiresca fino a quel momento?
Gli autori di "Dampyr", serie della Bonelli, hanno introdotto un loro concetto di vampiri per molti versi estremamente diverso da quelli già presenti, mostrandoci dei supervampiri come creature aliene di un'altra dimensione, che non patiscono il sole, che si riflettono negli specchi, che non temono le croci, l'acquasanta, i picchetti nel cuore e quant'altro: hanno sbagliato nel fare questo? :)

Anonimo ha detto...

@ Mirtillangela

Non mi da fastidio la bellezza del protagonista. Non sopporto che LA protagonista passi tutto il tempo a sbavare a bocca aperta ripetendo come un mantra "quantoèbello" xD


@ Sean

Se hai tempo per fare commenti così lunghi, rispondi alla discussione sul forum invece di aspetare gennaio! :P
Che comunque la mia risposta a te è la stessa che ti ha dato Mirtilla.
Potrei scrivere di nani alti due metri, glabri e che bevono solo analcolici.
Di drow buoni e ambientalisti (ops, già fatto).
Di elfi figli della pietra e cannibali.
Di draghi che sembrano gatti e crescono in un mese (azz, già fatto anche questo).
Di zombie rapidi come saette e che in realtà non sono dei non-morti, ma una razza di creature viventi che dopo la nascita lentamente si putrefanno.
Di scheletri che fanno sesso.

Ma non sarebbero nani, drow, elfi, draghi, zombies, scheletri.

Così come dei vampiri che hanno come unico inconveniente lo "sbrilluccicare" (tralasciando le altre ridicolaggini mutantofile o scolastiche) non sono vampiri.
Non si tratta di dire "può o meno trasformarsi in nebbia\pipistrello\lupo?", non si tratta di chiedersi se possa ipnotizzare le vittime.
Il vampiro DEVE essere un morto (o meglio un non-morto); DEVE vivere di notte e temere mortalmente la luce del sole; DEVE bere sangue (umano). Altrimenti non è un vampiro... poi ci stanno tutti i dettagli, ma ci sono tratti fondamentali che non possono essere ridicolizzati per rendere possibile che lui vada a scuola e conosca lei.

Sean MacMalcom ha detto...

@Tanny:

Un botta e risposta in un blog me lo riesco ancora a concedere (non a caso commento regolarmente i blog che leggo) ma le risposte ad una "battaglia" come quella in corso nel forum sono più impegnative! :P :P :P
Aspetta che concluda con il primo libro di Midda e poi ti faccio vedere... :D :D :D

Per il resto:
"Il vampiro DEVE essere un morto (o meglio un non-morto); DEVE vivere di notte e temere mortalmente la luce del sole; DEVE bere sangue (umano). Altrimenti non è un vampiro...": i Maestri della Notte di "Dampyr", già citati qui sopra, non rispettano né la condizione di non-morto e neppure quella di vivere di notte temendo mortalmente la luce del sole. :) Scrivi tu a Boselli e Colombo dicendo che hanno sbagliato tutto? :D :D :D

P.S. mea culpa... prima ho detto una cassata tremenda! Non è stato Stoker ad introdurre il vampiro-gentiluomo ma Polidori quasi un secolo prima!!! =.=""" Mi fustigo in separata sede...

Anonimo ha detto...

(ho guardato su wikipedia, non leggendo Dampyr)
Viene data una spiegazione per quello. Almeno, da quanto riportato su wikipedia si tratta di una stirpe immensamente longeva di origini sconosciute, probabilmente extradimensionali. E che comunque viene indebolita dal sole.
E si circonda di non-morti che si crea di persona.

Non sono vampiri, sono Maestri della Notte :P

Francesca ha detto...

O.O ho poco da commentare se non che sono perfettamente d'accordo (strano che non ho da dire la mia, davvero!) sia su quanto hai detto del libro che a riguardo del film...
quoto quotissimo

CMT ha detto...

Mi sa che devo riformulare il mio commento... ^_^;
Non è che parto con l'idea di stroncarli, è solo che se tutto quello che è stato detto è vero finirò inevitabilmente per farlo, ma non parto con nessun pregiudizio, mi riservo di verificare di persona

Anonimo ha detto...

Sinceramente a me il libro è piaciuto molto. Ho letto la saga un paio di volte(la seconda perchè non avevo modo di andare il libreria e l'ho ricominciato).Mi piace tanto perchè introduce un qualcosa di nuovo. Inoltre non è vero che lei sbava sempre per lui....dal secondo libro in poi le cose cambiano e fino all'ulimo non sai come finirà e cosa la protagonista sceglierà ..
Per quanto riguarda la descrizione dei vampiri... sono d'accordo Sean MacMalcom .. inoltre questa nuova descrizione dei vampiri non mi dispiace proprio perchè si scosta da quella classica.
Il film però non mi è piaciuto moltissimo..ma come si sa i libri sono migiori dei film.

Valentina