Leggo oggi su Fantasy Magazine che l'amato/odiato Martin sul suo blog ha fatto qualche precisazione in merito alle continue proteste dei fan sui tempi di scrittura di A Dance with Dragons, quinto volume della pachidermica saga delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Essenzialmente Martin non ne vuole sapere di fare previsioni sulla data di conclusione e usicta del romanzo, semplicemente perchè non ha potere di preveggenza e rischia di sbagliare. Già in passato ha dato notizie rivelatesi inattendibili e, no, non ha mentito ai lettori, semplicemente si è sbagliato.
E' stanco di essere aggredito dai fan che, ad ogni data disattesa, protestano pubblicamente magari proprio sul blog e poi dice qualcosa riassumibile con questa frase:
"Non intende comunque entrare nello specifico, a suo giudizio parlare di un’opera nel corso della sua realizzazione non aiuta mai. L’arte non è una democrazia, e si tratta di problemi che deve risolvere lui stesso."
Ora, al di là della discutibilità di una simile affermazione, parlando in altra sede con Fed di questa notizia, ho maturato qualche considerazione:
a) gli autori che diventano famosi si dimenticano di quando i fan erano necessari e li fanno diventare un problema
b) che la professionalità è merce sempre più rara
c) che le mancanze vanno sempre gentilmente declinate
d) che forse chi non è pronto in rete a dialogare davvero, è meglio che non lo faccia
e) che troppo spesso il web autorizza lettori e fan a dimenticare l'educazione (ma forse sono persone maleducate anche off line)
Detto ciò, quello che non capisco di Martin è dove voglia andare a parare quando ha di queste uscite. Che sia lento si sa, che abbia creato un'opera monumentale in cui ora si è un pò aggrovigliato, si può presumere. Che sia un tipo dai nervi facili, e che abbia certo fan un pò esagitati, anche questo è abbastanza chiaro.
Ma non è contento di questo? Sarebbe più felice di vedere di non aver regalato emozioni, di vendere tre copie in croce nell'indifferenza più totale? Non posso pensare che il senso di asfissia dato da un centinaio di persone che chiedono da un paio di anni di avere un'informazione un pò più certa, sia così gravemente pernicioso per un genio come Martin.
A meno che detti fan non organizzino picchetti di protesta sotto casa sua, rendendogli impossibile anche andare a fare la spesa. Di norma chi si sente braccato, sa inconsciamente di avere qualche torto...
Essenzialmente Martin non ne vuole sapere di fare previsioni sulla data di conclusione e usicta del romanzo, semplicemente perchè non ha potere di preveggenza e rischia di sbagliare. Già in passato ha dato notizie rivelatesi inattendibili e, no, non ha mentito ai lettori, semplicemente si è sbagliato.
E' stanco di essere aggredito dai fan che, ad ogni data disattesa, protestano pubblicamente magari proprio sul blog e poi dice qualcosa riassumibile con questa frase:
"Non intende comunque entrare nello specifico, a suo giudizio parlare di un’opera nel corso della sua realizzazione non aiuta mai. L’arte non è una democrazia, e si tratta di problemi che deve risolvere lui stesso."
Ora, al di là della discutibilità di una simile affermazione, parlando in altra sede con Fed di questa notizia, ho maturato qualche considerazione:
a) gli autori che diventano famosi si dimenticano di quando i fan erano necessari e li fanno diventare un problema
b) che la professionalità è merce sempre più rara
c) che le mancanze vanno sempre gentilmente declinate
d) che forse chi non è pronto in rete a dialogare davvero, è meglio che non lo faccia
e) che troppo spesso il web autorizza lettori e fan a dimenticare l'educazione (ma forse sono persone maleducate anche off line)
Detto ciò, quello che non capisco di Martin è dove voglia andare a parare quando ha di queste uscite. Che sia lento si sa, che abbia creato un'opera monumentale in cui ora si è un pò aggrovigliato, si può presumere. Che sia un tipo dai nervi facili, e che abbia certo fan un pò esagitati, anche questo è abbastanza chiaro.
Ma non è contento di questo? Sarebbe più felice di vedere di non aver regalato emozioni, di vendere tre copie in croce nell'indifferenza più totale? Non posso pensare che il senso di asfissia dato da un centinaio di persone che chiedono da un paio di anni di avere un'informazione un pò più certa, sia così gravemente pernicioso per un genio come Martin.
A meno che detti fan non organizzino picchetti di protesta sotto casa sua, rendendogli impossibile anche andare a fare la spesa. Di norma chi si sente braccato, sa inconsciamente di avere qualche torto...
Comunque, per quanto mi riguarda, ciò che è veramente irritante di Martin è che mi ammazzi sempre i personaggi preferiti o me li mutili in modo irreparabile! Quanto al resto, senza di lui sopravvivo uguale.