venerdì 16 gennaio 2009

Nascita di una Mirtilla



Siccome si nasce sempre allo stesso modo ogni anno, replico quanto già detto per il ventottesimo.... (tanto per non fare sembrare troppo reale che sia già finito, sigh).
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Era un giorno come un altro, nel piccolo villaggio di contadini addormentato ai piedi del Monte Majella . L'impietosa pioggia di gennaio non voleva smettere di cadere sui tetti di paglia e continuava imperterrita a picchiettare sulle stradine sterrate ormai percorse da decine di rivoli di acqua scura. Era un sottofondo a cui gli abitanti del villaggio erano abituati tanto da non farci più molto caso e la vita scorreva come al solito: il fornaio si era svegliato dall'alba per sfornare le sue pagnotte, il calzolaio dava forma alle tomaie e la sarta creava indumenti per la prossima festa di paese.
Solo la bottega del fabbro rimaneva ostinatamente chiusa lasciando il villaggio orfano dei ritmici colpi del martello sull'incudine. "E' per Angela, sua moglie, il bambino vuole nascere prima del tempo" si mormorava tra le umide stradine del paese. Sguardi curiosi ed apprensivi erano rivolti alla bottega sbarrata.

Il fabbro aveva dormito poco e niente quella notte. La giovane moglie al suo fianco si agitava nel letto in cui era bloccata ormai da mesi. Il bimbo, o la bimba, che portava in grembo aveva più volte corso il rischio di non vedere mai la luce del sole in quei mesi di lunga attesa. Angela, accudita dalla madre che viveva con loro, non si era mai lamentata di nulla, mai un gemito di troppo, mai un rimpianto. La gioia di diventare madre dopo molti tentativi cancellava ogni sofferenza.

Ma quella mattina le cose erano precipitate e il fabbro era stato costretto ad accompagnare la vecchia ostetrica dalla moglie in tutta fretta. Era presto, almeno un mese di troppo per partorire, ma il corpo stremato di Angela non poteva più trattenere il bambino. Ora l'ostetrica e la futura mamma erano chiuse nella camera matrimoniale e il fabbro non poteva fare altro che attendere. Era calmo e fiducioso all'apparenza ma ogni rumore proveniente dalla stanza lo faceva sussultare.

Fu una lunga attesa, fatta di acqua calda, volti tirati e parole dette a mezza bocca. Il travaglio durò fino a sera ma quando l'ostetrica aprì la porta e sorrise al neopapà, il fabbro si precipitò da Angela e la trovò pallida, esausta, ma con il loro pargolo, minuscolo e fragile come porcellana, tra le braccia. Un sorriso dolce le piegava le labbra: "Una bimba" mormorò con un filo di voce. Al fabbro si fermò il cuore in gola e con un pizzico di goffaggine provò a toccare la creatura che però, al tocco ruvido della mano, iniziò a piagnucolare. Angela rise ed anche il fabbro con lei.
La notizia corse veloce nel piccolo villaggio ai piedi del Monte Majella e gli abitanti, incuranti del tempo infausto, festeggiarono la nuova arrivata fino a tarda notte.

"Che nome avete scelto?" chiedevano "Mirtilla, ovviamente!" rispondevano i due ridendo.

18 commenti:

Fed Zeppelin ha detto...

auguri, ciccina mia :)

Sean MacMalcom ha detto...

Ma... auguri! :D :D :D

CMT ha detto...

Auguri! ^__^

LucaCP ha detto...

AUGURI!

Spetta che ti elaboro una frase ad effetto: "tanto va la gatta al..." no... "se son rose..." no... beh, non mi viene. Ancora auguri =)

Bruno ha detto...

auguri!

Elio ha detto...

Augurissimi!!!

Nick Truth ha detto...

Auguri :)

imp.bianco ha detto...

Ma non ti chiami Mariangela? XD Ancora auguri! :P

X-Bye

Valberici ha detto...

Mi piace questa descrizione di come si nasceva nei tempi andati.
Ehh...certo che quando sei nata non c'erano ancora tutte le comodità a cui si sono abituate le partorienti negli ultimi cinquant'anni......... :D

Auguri! :)

sauron era un bravo artigiano ha detto...

Capperi, auguri.

Mirtillangela ha detto...

Grazie a tutti ragazzi e ragazze!!!
Anche a te Val, e ringrazia che oggi sono di buon umore, eh!!

Valberici ha detto...

grazie..... :P

Anonimo ha detto...

Azz... Arrivo in ritardo! Spero di essere perdonata, e nel frattempo ti faccio lo stesso gli auguri!
Bella anche la storia!

Ariendil

Anonimo ha detto...

Auguri di buon compleanno :D

Anonimo ha detto...

Sono in ritardissimo!
Ma te li faccio lo stesso...
TANTI AUGURI!!!
P.s.
E' bella la storia che hai raccontato.

Anonimo ha detto...

oi, auguri anche da parte mia!

Anonimo ha detto...

Come direbbe Mareq Tha: che tu possa guardare per cento anni ancora in direzione Fi Zae e bearti del fatto che Elle continui a regalarti, un giorno dopo l'altro ancora, il suo radioso sorriso.

Michele (per dirla in maniera diversa).

Il Coniglio Mannaro ha detto...

Beh, gli auguri te li avevo già fatti su altri spazi, ma, seppur in ritardo, bisso anche qui! Baci!