venerdì 22 febbraio 2008

Morte di Un Signore Oscuro- Recensione


Ieri sera ho finito di leggere Morte di un Signore Oscuro prestatomi da Rob. Me lo ha dato dicendomi qualcosa come: "Amò, guarda che è proprio un libercolo per te, lo stroncherai subito" e per una settimana o poco meno ogni volta che lo sentivo al telefono mi chideva, ridendo: "Hai cominciato il libercolo della Hamilton? Lo demolisci??" Ok, ieri l'ho finito e lo demolisco, si, ma sono un poco....


Morte di un Signore oscuro, scritto da Laurell Hamilton prima dell'era Anita Blake, è il primo libro delle Nebbie di Ravenloft trilogia ambientata del mondo oscuro e misterioso di Ravenloft appunto. Per chi fosse digiuno di letteratura fantasy di stampo d&d questa ambientazione fa parte dei mondi di Dungeons and Dragons ma rispetto alle ambietazioni classiche è maggiormente orientata all'horror tanto da avvicinarsi parecchio alla letteratura gotica più bella (almeno a mio parere).

Ora la povera Hamilton si trova a dover affrontare un'ambientazione molto complessa e di atmosfera senza la possibilità di spaziare e muoversi liberamente nella gestione dei personaggi e delle vicende. Perchè? Da una parte perchè la Wizard of the Coast traccia i confini della libertà degli autori dei mondi del d&d dall'altra perchè l'autrice è ingabbiata nello smarrimento più completo che la induce a commettere ingenuità narrative che a volte fanno pure un pò sorridere.

La Hamilton non prende mai davvero in mano le vicende, non approfondisce mai i caratteri dei personaggi e non riesce a creare suspance nemmeno quando la sola presenza di una fanciulla, Elaine, fuori di notte alle prese con un'orda di zombie, di per sè avrebbe già creato tensione da mangirsi le unghia. Niente da fare. I personaggi del libro sono posticci, sono solo nomi, razza e classi (umani, elfi, guaritori, maghi e cacciatori di maghi). Persino la tragedia di Elaine che scopre di possedere poteri curativi che poi tanto curativi non sono poichè provenienti
direttamente dal cuore corrotto della terra di Kartakass, è solo una parentesi di orrore passeggero. Inoltre, essendo il libro primo di una trilogia, qualcosa in più su Dark Lords e poteri oscuri di Ravenloft andava detto almeno per capire da dove giungesse l'ossessione malata di Harkon di uscire, finalmente, dai confini del Regno.
Per chi ha letto altri libri ambientati a Ravenloft, come il Signore di Ravenloft, questo qui è davvero deludente e, come giù detto, ingenuo. Ma non è tutta colpa dell'autrice, non è facile scrivere romanzi ispirati al d&d e non è nemmeno facile scrivere personaggi davveri belli per tali romanzi.
A mio parere, c'entra poco con la rece in corso (ma anche no), di tutti i personaggi dei romanzi d&d io salvo solo:

Raistlin (ovvio, è l'unico ad avere uno spessore..)
Dritzz (noioso come pochi ma oggettivamente il meglio reso)
Crysania (la ucciderei per quanto è fessa ma rende bene gli effetti della tentazione seducente del male)
Liriel (testarda maga drow dal carattere di fuoco)
Pharaun (impudente mago maschio)
Erevis Cale (sempre che si decidano a pubblicare il seguito in italiano...)

Tornando alla Hamilton presto o tardi inizierò la saga di Anita Blake, credo proprio che le diano maggiore
giustizia che non Morte di un Signore Oscuro.

9 commenti:

Fed Zeppelin ha detto...

Mi permetto di aggiungere Artemis Entreri, ma solo a partire da "Il servitore della reliquia" e, massì, dai, anche Jarlalxe ^__-

Anonimo ha detto...

Grazie per il consiglio... nn lo comprerò mai questo libro :P
D&D come gioco in se mi piace, ma a libro nn so se riuscirei a leggerlo.
Ciau e complimenti sia per il blog che per le recensioni dei libri, anche se gradirei se aggiungessi alla fine un voto numerico tanto per sinteizzare il tutto.
Se ti va commenta la mia rece su Il figlio delle tempeste di Fabiana Redivo sul mio blog :)

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Rockgi
http://rockgi83.spaces.live.com/

Mirtillangela ha detto...

@fed: ok, concesso, anche se su Entreri avrei qualcosa da ridire... ^__-

@Rockgi: prima di tutto benvenuto! In realtà io di libri d&d ne ho letti un botto e non sono tutti malaccio. Chiaramente come fantasy è molto particolare e lo leggi meglio se sei anche un appassionato di gioco di ruolo (tanto per cogliere magari qualche sfumatura in più dei personaggi e della trama stessa) ma la saga delle Dragonlance è un classico da leggere insieme alle avventure del drow Drizzt.

Grazie per i complimenti, farò a breve un salto sul tuo blog ^_-

Quanto al voto numerico, ci avevo pensato anche io ma poi ho riflettuto che i miei sono più commenti atti a stimolare riflessioni o discussioni (se possibile) piuttosto che recensioni autoriali vere e proprie. Cioè, mi piace fare osservazioni "critiche" si, ma non ho certo l'autorità di dare voti a nessuno! ^^

Anonimo ha detto...

Mi sa che potevi evitarlo, così come io potevo evitare Moccia. ;)
Però Anita è molto meglio, non capolavori, certo, ma si lasciano leggere.

Ora mi sorge un dubbio: non è che Moccia col tempo è migliorato?
:D

sauron era un bravo artigiano ha detto...

Sempre interessanti le tue recensioni.

Spesso quello che un autore crea nell'ambito circoscritto di un'ambientazione nono sua non è significativo. Ricordo di avere letto un romanzo di Greg Bear ambientato nel mondo di star trek : era irriconoscibile.

Mirtillangela ha detto...

@valbe: Non provare a redimere Moccia, per favoroe!!! Non ti è bastata la lezione???

@Sauron: la penso come te. C'è una bella differenza tra chi nasce come autore scrivendo per il d&d e chi, invece, viene "assoldato" per farlo.

Anonimo ha detto...

non c'è paragone tra questo libro e la saga di Anita Blake sinceramente a me non è piaicuto troppo... infatti non continuerò neanche la saga =)

Anonimo ha detto...

Complimenti per la recensione, personalmente questo romanzo l'ho veramente detestato. Come mi ha fatto veramente incavolare la scelta dell'Armenia editrice di inventarsi una trilogia che non esiste (le nebbie di Ravenloft.....tze). Infatti questo romanzaccio e quello che è stato indicato come successivo "il vampiro delle brume", non hanno nulla a che fare tra di loro, sono ambientati anche in secoli differenti, oltra al fatto che quello che è indicato come secondo è stato scritto diversi anni prima.
Ancora complimenti per il blog e continua così.
Ciao Tony

Mirtillangela ha detto...

@Tony: grazie ancora! Effettivamente mentre leggevo questo libro ero estremamente perplessa e confusa, con la faccia alla: "Non ci posso credere! Chi ha dato l'ok per la pubblicazione di questo scellerato libro?" Che delusione! Meno male che poi ho letto il Vampiro delle Brume, il mio morale si è risollevato di parecchio! ^^