martedì 4 dicembre 2007

Vita web 2.0 (ma anche no)



Oggi mi sento strana e la colpa è del web 2.0. Qualcuno potrebbe pensare che l'università ed un certo tipo di ricerca mi stiano dando alla testa ma non è proprio così. La verità è che il mare di possibilità di autopromozione, di autocelebrazione e, mia recente scoperta, persino di autopubblicazione proprie del social networking di stampo 2.0 mi caricano di ansia.

Faccio un passo indietro. Per Web 2.0 si intende un nuovo modo di vivere la rete che non è più il luogo della fruizione passiva dei messaggi ma quello della partecipazione attiva degli utenti alla creazione di contenuti. Per intenderci, i blog e siti come anobii sono aggeggi 2.0 nel senso che chi genera contenuti sono gli utenti con le loro recensioni, commenti e pensieri.

Ma sono siti di questo tipo anche la wikipedia in cui tutti possono contribuire a scrivere definizioni, oppure Flikr in cui si condividono foto, Youtube, oppure Slideshare per la condivisione di slide ed anche Lulu. Si, il sito di socialnetworking che mi ha gettato nello sconforto. Fateci un salto.
Da una parte è esaltante perchè permette a chiunque abbia scritto un libro di pubblicarselo e promuoverselo da sè alla faccia della Mondadori e co. Dall'altra è personalmente deprimente.

Perchè?? Perchè questi strumenti fanno sembrare tutto cosi maledettamente a portata di mano da generare un senso di profonda inadeguatezza in chi non sa da che parte cominciare. Voglio dire, fino a quando sei un aspirante scrittore che però "siccome le grandi case editrici non mi pubblicheranno mai" ci si mette una pietra sopra, amen. Ma quando l'illusione di poter finalmente realizzare un sogno, perchè lo strumento è lì e non aspetta che te, diventa realtà, cosa prova il nostro scrittore in erba davanti a quel foglio bianco che vorrebbe riempire ma non sa con cosa???

Uff. Mi sa che sono l'unica persona al mondo a soffrire di questa costante sindrome che definirei da prestazione. La scienziata della comunicazione che è in me esulta davanti alla svolta epocale che le tecnolgie di rete stanno apportando alle abitudini delle persone, mentre tutto il resto di me, diciamo la parte mirtillangiolesca, si macera nel pessimismo pensando che alla fine è tutta roba mediocre.
In fondo la Corrida di Corrado era meglio.

12 commenti:

Stefano Epifani ha detto...

Il bello - e il brutto - delle sfide, è che per vincerle vanno giocate. Anche se hai le carte per farlo e gli strumenti per vincerle, a volte è difficile iniziare la partita. Ma la vita è una partita che vale la pena di giocare...

Fed Zeppelin ha detto...

Quante volte abbiamo affrontato questo discorso? Credo che l'ultima volta sia stata proprio ieri fra l'altro.
Sai come la penso. Se non ci si mette in gioco non si ottiene nulla. Quando ti renderai conto di quanto vuoi davvero scrivere la pianterai con gli eccessi di autocritica e supereai l'ostacolo, ne sono sicura.

Anonimo ha detto...

Io credo che la carta sia morente. E il sintomo più evidente di ciò e che molte importanti testate giornalistiche stanno passando online, oramai. Senza poi considerare fenomeni sommersi come il P2P, in cui si possono trovare con grande facilità molti testi di livello universitario.

Personalmente mi diletto a scrivere poesie, forse più in là mi occupero' di testi scolastici (in quegli ambiti forse la carta resisterà per un po')... ma per il momento il mio blog mi soddisfa appieno.

PS
Tra l'altro siamo vicini di casa (abito a pochi km da te).

saluti da
Apolide

Mirtillangela ha detto...

@stefano: lo so, lo so... Ma l'inerzia è forte ed anche il timore di non essere all'altezza...

@fed: cattiva!!! :(

@Apolide: prima di tutto ben venuto!!Io non credo che l'avvento di nuovi modi di comunicare finisca per cancellare completamente quanto è stato sino al loro arrivo. Per intenderci, la carta stampata non credo che morirà mai davvero sebbene così possa sembrare. Probabilmente dovrà ristrutturare la sua catena del valore e il suo target, delegherà alla rete una parte dei suoi cntenuti, ma non morirà. Esattamente come non è sparita la radio quando giunse la tv.

Certo è che c'è una bella rivoluzione in atto e non è una rivoluzione tecnologica, è un cambiamento che parte dal basso e che spinge utenti come noi a dire la nostra in un blog, sul forum a tema di Repubblica o Corriere, etc...

E ora scappo sul tuo blog!^^
(davvero? ma di dove sei??)

Fed Zeppelin ha detto...

@Mirtillangela: non sono cattiva e lo sai. Se dico certe cose in un certo modo è perché spero di vederti reagire, possibilmente nell'arco di questa vita =P

Mirtillangela ha detto...

@Fed: Questa vita???? NOoooo
E' troppo presto..... :P

Roberto Dev ha detto...

Concordo perfettamente con Fed. L'immobilismo non premia affatto: se si hanno delle spinte creative, allora bisogna approfittare di tutti gli strumenti "a portata di mano" che ci strizzano l'occhio, Web 2.0 in primis (anche se credo che la carta sia ben lungi dall'esalare il suo Canto del Cigno).

Tuttavia, amore, ammetto di comprendere il tuo sottile disagio davanti a così tante possibilità immediatamente fruibili, poiché scatenano intrinsecamente sia la voglia di mettersi alla prova, sia una sorta di "ansia" qualora non si abbiano delle idee in nuce con cui cimentarsi.

Personalmente sono giunto alla conclusione che d'innanzi alle opportunità delle applicazioni del Web 2.0 votate al social networking vi sia in primis da chiedersi "Ho realmente qualcosa da comunicare?", motivo per cui il sottoscritto non ha un blog personale (per ora )...

Mirtillangela ha detto...

@Rob: la domanda giusta non è se si abbia o meno qualcosa da comunicare, perchè farlo è intrinseco nella natura umana, ma è un'altra: voglio o non voglio comunicare?

E' più un atto di volontà che di conoscenza. Perchè, in caso contrario, nessuno potrebbe aprire bocca a questo mondo a meno che non sia un sapientone e, fortunatamente, così non è....

Anonimo ha detto...

Sì, sono d'accordo: la carta non morirà mai. Ma, piano piano possedere dei libri su supporto cartaceo diventerà quasi come avere una collezione di vinili.

*0871*

Apolide

Anonimo ha detto...

ih ke karino quer sito lulu.. pekkato xò ke delle misure nn cio kapito na benemerita mazza :-S

Mirtillangela ha detto...

@Ghejoxx: misure??? Io non sono andata a sbirciare il sito per bene...

Anonimo ha detto...

si le misure dei libri, oentamente poi de anna a pia er centimetro pe kapi de ke parlasse popo nn m'annava :-S ... io invece l'ho fattu :-D ih ih ih ih